La Francia si muove contro l’obsolescenza programmata

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L'Assemblea Nazionale francese ha votato un emendamento dei Verdi al disegno di legge sulla transizione energetica nel quale si definisce come “truffa” anche “la durata della vita del prodotto intenzionalmente accorciata al momento della sua concezione”. Sarebbe una delle prime leggi al mondo che cita esplicitamente l'obsolescenza programmata.

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Progettare un prodotto in modo che abbia una vita utile limitata è una truffa e come tale sarà punita, con multe e reclusione fino a 2 anni. La Francia potrebbe essere il primo paese al mondo ad adottare una legge mirata esplicitamente a reprimere il fenomeno dell’obsolescenza programmata, cioè la pratica di costruire gli oggetti in modo che siano inservibili dopo un lasso di tempo molto più breve di quello che la tecnologia consentirebbe. Una strategia che molte aziende avrebbero adottato per vendere di più.

Come riporta Le Figaro, infatti, l’Assemblea Nazionale (uno dei due rami del Parlamento francese) venerdì 26 settembre ha votato un emendamento dei Verdi al disegno di legge sulla transizione energetica nel quale si definisce come “truffa” anche “la durata della vita del prodotto intenzionalmente accorciata al momento della sua concezione”. In quanto truffa, l’obsolescenza programmata sarà sanzionata con multe fino a 37.500 euro e pene detentive fino a due anni, ma se ci saranno conseguenze gravi le sanzioni potranno essere anche più aspre.

“I prodotti che usiamo nella nostra vita quotidiana troppo spesso sono progettati in modo da essere inservibili dopo un certo numero di utilizzi” sottolineano gli autori dell’emendamento, Eric Alauzet, Denis Baupin e Cécile Duflot. La pratica dell’obsolescenza programmata, denunciano “è nefasta per l’ambiente e pesa sul potere d’acquisto dei consumatori”.

Per alcuni economisti come Alexandre Delaigue – intervistato da le Figaro – quello dell’obsolescenza programmata non sarebbe che un mito: la durata di alcuni prodotti – spiega l’esperto – è talvolta frutto di un tacito compromesso tra produttori e consumatori: “invece di un ferro da stiro eterno che costerebbe 1000, meglio comprarne uno da 100, e cambiarlo ogni tanto”.

Di tutt’altro avviso sono ecologisti e associazioni dei consumatori che da anni denunciano il fenomeno. L’ultima storia di sospetta obsolescenza programmata che ha fatto scalpore riguarda gli iPhone di Apple e nasce dallo studio (condotto con analisi dei dati da ricerche Google) di un professore dell’università di Harvard, Sendhil Mullainathan, secondo il quale l’uscita di un modello aggiornato, i vecchi ‘melafonini’ iniziano ad essere stranamente a essere lenti.

Uno studio abbastanza esaustivo sul fenomeno dell’obsolescenza nell’economia contemporanea è quello commissionato dai Verdi tedeschi nel 2013 a Stefan Schridde, esperto in Business Administration e Christian Kreiss, docente di Business Management all’Università di Aaleninteressante (“Geplante Obsoleszenz – Entstehungsursachen – Konkrete Beispiele – Schadensfolgen – Handlungsprogramm” vedi allegato in basso). Un lavoro nel quale si sono esaminati oltre 20 prodotti, riscontrando diversi casi di progettazione sospetta. Ad esempio, esaminando le lavatrici, si è visto che le barre di riscaldamento degli apparecchi vengono realizzate con leghe e/o metalli che si arrugginiscono molto facilmente, costringendo a cambiare la lavastoviglie, dato che la sostituzione sarebbe antieconomica. Altro caso gli spazzolini da denti a batteria in cui è impossibile sostituire la batteria essendo questa sigillata.

Secondo Schridde e Kreiss, le aziende utilizzerebbero, intenzionalmente e su vasta scala, materiali scadenti e inserirebbero in prodotti o elettrodomestici tutta una serie di “punti deboli”, in modo che questi siano destinati a rompersi o usurarsi molto rapidamente. Ciò – secondo lo studio – costerebbe ai consumatori tedeschi ben 100 miliardi di euro l’anno. A questo vanno aggiunti i costi sociali, energetici e ambientali che una tale pratica produce. Si pensi solo allo spreco di energia, di risorse naturali e alla produzione di rifiuti. Esternalità negative che come spesso accade vengono scaricate dalle aziende alla collettività.

Lo studio Geplante Obsoleszenz – Entstehungsursachen – Konkrete Beispiele – Schadensfolgen – Handlungsprogramm (pdf)

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