Taglia-bollette, Autorità al lavoro ma c’è stallo su parte dello Spalma-incentivi

L'Autorità per l'Energia avvia il procedimento per l'attuazione delle misure 'taglia-bollette' del decreto Competitività così come convertito in legge. Ma alcuni passaggi necessitano chiarimenti, mentre sull'opzione della risoluzione anticipata contenuta nello Spalma-incentivi non si può procedere: manca la verifica sulla compatibilità con le norme europee.

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“Visto il carattere di urgenza” delle disposizioni contenute nel decreto legge Competitività, convertito con legge 11 agosto 2014, n. 116, l’Autorità per l’Eenergia avvia subito il procedimento attuare le misure per tagliare le bollette delle PMI. Lo fa con la delibera 447/2014 del 18 settembre (allegato in basso), ma dal questa emerge che alcuni aspetti richiedono approfondimenti, mentre su una parte dello ‘Spalma-incentivi’ rivolto al fotovltaico, al momento il Regolatore ha le mani legate.

Come noto, gli interventi del DL Competitività in tema di energia e bollette – contenuti agli articoli dal 23 al 30 del decreto sono diversi: oltre allo spalma-incentivi, ricordiamo la rimodulazione degli oneri di sistema per l’energia autoconsumata, le disposizioni in merito alla copertura delle spese del GSE (che verrà da chi percepisce gli incentivi), la modifica allo scambio sul posto, ora esteso agli impianti fono a 500 kW, e le semplificazioni burocratiche per gli impianti a rinnovabili (qui una sintesi e il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale).

In particolare l’Autorità segnala nella delibera di non poter procedere ad attuare quanto disposto nei commi da 7 a 12 dell’articolo 26, che disegna il famigerato Spalma-incentivi. Dunque, al momento non è possibile procedere a rendere operativa la quarta opzione offerta agli operatori vittime dei tagli, cioè quella della risoluzione anticipata, che dà la possibilità di cedere fino all’80% degli incentivi a un “acquirente selezionato tra i primari operatori finanziari europei” (avevamo spiegato qui come funzionerà). Per attuare quella parte del provvedimento, come previsto anche dal comma 13 dell’articolo in questione, serve la verifica di compatibilità con le norme Ue da parte del ministero del Tesoro. Per questo motivo il Regolatore “allo stato attuale delle conoscenze” esclude dal provvedimento attuativo questa parte della misura.

Approfondimenti – si legge nella delibera Aeegsi – saranno poi necessari anche per altre misure incluse nel decreto Competitività. Va infatti verificata – si legge nella delibera – l’interazione delle norme su SEU e autoconsumo (art. 24 del decreto) con le disposizioni dell’Autorità sulle stesse materie e in particolare con la delibera 578/2013 sui SEU, ancora in fase di sviluppo attuativo.

Da approfondire anche l’iterazione di quanto disposto dal decreto con la disciplina sugli aiuti agli energivori, di cui alla delibera 467/2013, attualmente soggetta alla verifica delle competenti autorità europee.

Sul tema dei sistemi elettrici delle isole minori, che l’articolo 28 del decreto vorrebbe rendere più efficienti e meno inquinanti, l’Autorità ricorda di avere già indicato (nella memoria 322/2014) l’opportunità di chiedere alla Commissione Ue la deroga dalle norme sull’unbundling, al fine di consentire, in tali realtà, la gestione del servizio elettrico da parte di imprese verticalmente integrate, in regime di regolazione completa del servizio, anche per le fasi di produzione e vendita.

Per il resto il regolatore intende “provvedere con urgenza” ad attuare le disposizioni del taglia-bollette, con particolare attenzione alla regolazione tariffaria del trasporto elettrico. Ciò soprattutto per dare tempo ai distributori e venditori di adeguare la fatturazione “garantendo gli opportuni livelli di trasparenza e affidabilità” ai clienti finali. A tal fine l’Autorità prevede sin da ora “il possibile ricorso alle modalità urgenti o successive di consultazione“. La delibera conferma l’entrata in vigore delle misure dal 1° gennaio 2015.

La delibera 447/2014 (pdf)

 

 

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