Approvato in CdM il decreto sulla direttiva efficienza energetica

  • 30 Giugno 2014

Approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri il decreto legislativo per il recepimento della direttiva europea 2012/27/UE sull'efficienza energetica, che sarà presto pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Accolte diverse modifiche proposte da Regioni e Parlamento su teleriscaldamento e tariffe elettriche. La sintesi ufficiale.

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Approvato ieri in via definitiva dal Consiglio dei Ministri il decreto legislativo per il recepimento della direttiva europea 2012/27/UE sull’efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE (avevamo sintetizzato i contenuti dello schema di decreto). Il provvedimento, del quale non si conosce ancora la versione finale, dovrebbe aver recepito molte delle osservazioni arrivate da Parlamento e Regioni e sarà presto pubblicato in Gazzetta.

Stando alle ultime bozze in circolazione, le modifiche, nel senso auspicato da Regioni e Senato, dovrebbero riguardare la regolazione del teleriscaldamento, con una limitazione dei poteri inizialmente affidati all’Autorità e l’istituzione di una riserva del Fondo per l’efficienza energetica da destinare alle reti di teleriscaldamento. Altro cambiamento probabile, sollecitato dal Parlamento: l’intervento dell’Autorità su remunerazione reti, priorità di dispacciamento, partecipazione della domanda ai mercati (art. 11, comma 1) dovrà seguire un atto di indirizzo del ministero dello Sviluppo economico sui compiti assegnati; rivisto anche il comma che dispone il superamento della struttura progressiva della tariffa elettrica precisando che “l’adeguamento della struttura tariffaria deve essere tale da stimolare comportamenti virtuosi da parte dei cittadini”, facendo inoltre attenzione ai clienti appartenenti a fasce economicamente svantaggiate.

Vi aggiorneremo sulla versione definitiva non appena sarà pubblicata in Gazzetta, nel frattempo riportiamo la sintesi come da nota ufficiale del Governo:

La risorse finanziarie complessive per l’attuazione delle misure ammontano complessivamente a oltre 800 milioni di euro. Nel dettaglio, a partire da quest’anno sarà avviato il programma di interventi di riqualificazione energetica negli edifici della PA centrale grazie ad uno stanziamento di 355 milioni nel periodo 2014-2020. A queste risorse si aggiungeranno i finanziamenti privati che potranno essere attivati attraverso contratti di prestazione energetica che ripaghino gli investimenti con i risparmi sulla bolletta. Nell’ambito delle forniture di prodotti e servizi della PA centrale è stato, inoltre, rafforzato il vincolo di acquisto di prodotti e servizi ad alta efficienza energetica.

Le grandi aziende e le imprese ad alta intensità energetica, dal 5 dicembre 2015, saranno tenute a eseguire diagnosi energetiche periodiche, utili per individuare gli interventi più efficaci per ridurre i consumi di energia. Per le piccole e medie imprese sono stati stanziati 105 milioni per favorire il ricorso alle diagnosi energetiche e per focalizzare l’attenzione sui vantaggi competitivi dell’efficienza.

Per incentivare la realizzazione dei progetti di efficienza energetica che scaturiranno dalle diagnosi è stato previsto di rafforzare il meccanismo dei certificati bianchi, noti anche come Titoli di Efficienza Energetica-TEE.

Le imprese che intendano realizzare nuovi impianti di produzione di energia elettrica o di energia termica, con potenza superiore a 20 MW termici, nonché nuove reti di teleriscaldamento, dovranno effettuare un’analisi costi-benefici, mentre sarà contestualmente avviata un’analisi sul territorio nazionale per identificare le aree con maggiore potenziale di sviluppo del teleriscaldamento, allo scopo di indirizzare gli investimenti e di semplificare i procedimenti autorizzativi.

Sono state introdotte norme per rafforzare, anche nella regolazione dei servizi energetici e delle attività di trasmissione e distribuzione dell’energia, la spinta verso l’efficienza energetica e verso l’eliminazione di eventuali ostacoli all’incremento dell’efficienza delle reti, al sostegno della diffusione efficiente delle fonti rinnovabili, alla generazione distribuita e alla cogenerazione ad alto rendimento, promuovendo in maniera più incisiva la partecipazione della domanda ai mercati dell’energia.

Grande attenzione è rivolta all’incremento delle professionalità e della qualità dei servizi energetici. Il provvedimento potenzia, infatti, la disponibilità di regimi di qualificazione e certificazione per i fornitori di servizi, rendendoli obbligatori, in alcuni casi, per l’accesso agli incentivi.

Il provvedimento istituisce, inoltre, il “Fondo nazionale per l’efficienza energetica”, un importante strumento finanziario volto a favorire gli interventi per la riqualificazione energetica degli edifici della PA e per la riduzione dei consumi di energia nei settori dell’industria e dei servizi. Una specifica sezione del Fondo sarà dedicata a sostenere gli investimenti in reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento. Il Fondo che agirà mediante la concessione di garanzie e finanziamenti sarà alimentato con circa 70 milioni di euro l’anno, nel periodo 2014-2020.

Rilevanti anche le misure a beneficio dei consumatori finali di energia. Sono infatti previste disposizioni che mirano ad accrescere la consapevolezza dei consumi energetici nei cittadini attraverso la promozione dei sistemi di misura individuali e una fatturazione più precisa e fondata sul consumo reale.

Inoltre, conformemente al criterio di delega assegnato al Governo con legge europea del 2013, è demandato all’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico l’incarico di superare la struttura progressiva delle tariffe rispetto ai consumi, tenendo conto dell’esigenza di tutelare i consumatori  economicamente svantaggiati. 

Introdotte anche importanti norme per la diffusione delle informazioni e per la formazione di imprese, pubbliche amministrazioni, cittadini e studenti. E’ previsto infatti il lancio di un programma, elaborato da ENEA, con la collaborazione delle associazioni di categoria, delle associazioni dei consumatori  e delle Regioni, che disporrà di una somma fino ad un milione di euro all’anno.

“Si tratta di un pacchetto, che insieme alle altre misure approvate finora, consente di affrontare le importanti sfide dirette a migliorare la sicurezza di approvvigionamento e alla riduzione dei costi energetici”, ha detto il ministro Federica Guidi auspicando che “possano presto diventare tangibili i benefici a favore dei consumatori, delle imprese e dell’ambiente”.

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