Greenpeace rilancia: “Firma la dichiarazione d’indipendenza energetica dalle fonti fossili”

  • 20 Giugno 2014

Greenpeace presenta una petizione globale per chiedere l'indipendenza dalle fonti fossili e chiede alla classe politica di trovare accordi globali per la salvaguardia del clima portando, ad esempio, la quota di energia europea prodotta da fonti rinnovabili al 45% entro il 2030.

ADV
image_pdfimage_print

Greenpeace continua la sua battaglia contro le fonti fossili e presenta la petizione globale “Dichiarazione d’indipendenza energetica dalle fonti fossili”

I firmatari sono già 23.981, per aderire all’iniziativa basta inserire nome, cognome e email nel form presente nella pagina web dell’associazione (vedi link).

Le multinazionali energetiche e i Governi – scrive l’associazione – ci raccontano che carbone, petrolio, gas e nucleare sono necessari e sicuri quando in realtà provocano guerre, inquinamento, malattie e una moltitudine di costi per i cittadini. E’ giunto il momento di voltare le spalle alle fonti fossili – continua Greenpeace – ed è diritto e dovere dei cittadini chiedere per l’Italia e l’Europa un futuro pulito e sicuro.

Nella “Dichiarazione d’indipendenza energetica dalle fonti fossili” si legge che:

  • le fonti energetiche sono, e per diritto devono essere, pulite, rinnovabili, diffuse e a disposizione di tutti; che esse devono altresì essere libere da carbonio (CO2) e da impatti sull’ambiente e la salute;
  • il petrolio rischia di distruggere luoghi unici come il Mediterraneo e l’Artico, lo shale gas è portatore di pericoli e non di benefici per i cittadini e il carbone è causa di morti e disastri ambientali;
  • ogni legame tra produzione di energia ed estrazione di combustibili fossili deve essere progressivamente ridotto e le nuovi fonti, in quanto libere e indipendenti, devono essere privilegiate con massima attenzione per l’energia proveniente in maniera naturale da sole, vento, acqua, mare, calore del suolo
  • l’efficienza energetica può ridurre in modo significativo, in tempi brevi e con vantaggi economici, la richiesta di energia e va dunque perseguita in ogni campo.

In appoggio a questa dichiarazione, con l’obiettivo combattere i cambiamenti climatici, Greenpeace chiede alla classe politica di trovare accordi globali per la salvaguardia del clima e di fare in modo che l’energia europea venga per il 45% da fonti rinnovabili e pulite entro il 2030.

ADV
×