Grandi impianti fotovoltaici, l’Europa tiene grazie a una Gran Bretagna da record

Se il baricentro del mondo del fotovoltaico si è ormai spostato verso Asia e paesi emergenti, l'Europa continua ad avere un discreto mercato dei grandi impianti: tra il 2014 e il 2015 si installeranno parchi utility-scale per circa 7 GW, prevede IHS. Il merito è soprattutto del Regno Unito, che peserà per il 69% delle installazioni.

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Italia ancora attiva solo grazie agli impianti ancora da costruire, ma che hanno fatto in tempo ad aggiudicarsi gli incentivi del V Conto Energia, Germania che regge nonostante i tagli e una Gran Bretagna da record. Mentre in mercati come la Spagna e la Romania si pagano gli effetti di interventi retroattivi e l’incertezza normativa. Se il baricentro del mondo del fotovoltaico si è ormai spostato verso Asia e paesi emergenti, l’Europa continua ad avere un discreto mercato dei grandi impianti fotovoltaici: tra il 2014 e il 2015 si installeranno parchi FV per circa 7 GW, prevede IHS.

Il merito è soprattutto del Regno Unito, che peserà per il 69% delle installazioni, con 4,8 GW di nuovi impianti previsti nei prossimi 18 mesi. I dati che arrivano dalla poco soleggiata isola britannica sono impressionanti: a 130 MW di progetti utility scale, già in fase di costruzione, si aggiungono altri 681 MW in 71 progetti sopra i 5 MW già approvati e finanziati e altri 250 grandi parchi che dovranno essere approvati entro il 1 aprile 2015, data che potrebbe coincidere con la fine degli incentivi dei ROC, una sorta di Certificati Verdi inglesi.

Altro mercato interessante è la Francia, con quasi un GW (974 MW) di progetti in vari stadi; quasi 400 MW sono previsti in Russia, 202 MW in Germania, nonostante il taglio degli incentivi e 215 in Romania. Per l’Italia, IHS si limita a citare una grande ondata di impianti registrati nel 2013 con il Conto Energia: sappiamo che ci sono 577 MW di impianti già incentivati che avrebbero dovuto entrare in esercizio entro il 22 maggio 2014 per non perdere il diritto agli incentivi (purtroppo non abbiamo dati successivi al 30 aprile 2014 per sapere quanti ce l’abbiano fatta).

Ai 7 GW di grandi impianti FV che IHS prevede si realizzino in Europa nei prossimi 18 mesi, si sottolinea, ne andrebbero poi aggiunti altri 7,5 GW che probabilmente resteranno sulla carta, soprattutto a causa di cambiamenti normativi: da segnalare 1,5 GW di potenza per grandi parchi FV cancellati in Spagna dopo gli interventi a gamba tesa di Madrid contro il solare e 4 GW in Romania che sono in stallo per l’incertezza normativa.

 

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