Rinnovabili, nuovo record: 55,1% dell’elettricità venduta in Borsa

Nella settimana conclusasi domenica il 55,1% dell'elettricità venduta in Borsa è stato generato da fonti rinnovabili. Giù le fossili, soprattutto il carbone; il gas scende al 23,2%, mentre fotovoltaico ed eolico sono rispettivamente al 17,5 e all'8,6%. PUN fermo sotto ai 46 euro e prezzi fuori picco che superano quelli del picco diurno.

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Da lunedì 12 a domenica 18 maggio il 55,1% dell’energia venduta sulla Borsa elettrica è stata prodotta da fonti rinnovabili. Le fonti pulite segnano così un nuovo record storico, superando il 52,9% registrato quattro settimane fa.

La settimana scorsa le rinnovabili hanno generato 2,5 TWh dei 4,54 TWh venduti in totale. La produzione da idroelettrico è cresciuta dell’1,6% rispetto alla settimana precedente, arrivando a 1,2 TWh; quella da eolico ha segnato un +65,8% , giungendo a 0,39 TWh;  la produzione da fotovoltaico ha registrato un calo, mantenendosi comunque su livelli elevati: quasi 0,8 TWh, nonostante sia scesa del 4,3% rispetto alla settimana precedente.

La generazione elettrica da fonti fossili, invece, ha ceduto il 4,1%, scendendo a 1,95 TWh, con la flessione più marcata per il carbone: -12,3%, che porta la produzione da questa fonte a 0,39 TWh. Con poco più di 1 TWh il gas ha coperto appena il 23,2% delle vendite della settimana appena conclusa.

In Borsa, ricordiamo, viene venduta la stragrande maggioranza dell’energia scambiata sul MGP (Mercato del Giorno Prima), per la precisione il 73,7 % nella settimana in questione.

Nella settimana il PUN, prezzo unico nazionale, è aumentato dell’1% restando comunque sui bassi livelli delle ultime settimane, a 45,85 €/MWh. Sempre più vicini i prezzi di picco e quelli fuori picco, con i secondi che addirittura superano i primi di 1,1 €, portando il rapporto al minimo storico di 0,98.

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