Il duro, inutile e controproducente attacco alle rinnovabili (e al fotovoltaico) del Governo Renzi

Le linee guida del Ministero dello Sviluppo Economico per ridurre la bolletta elettrica secondo le indicazioni del Governo: misure retroattive su rinnovabili e attacco all'autoconsumo da FV. Nell'odierna newsletter di Qualenergia.it alcuni articoli spiegano i danni di queste inopportune misure e indicano anche soluzioni alternative.

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Il Governo vuole ridurre la bolletta elettrica del 10% per le PMI, ma per farlo propone di agire quasi esclusivamente sulla componente che va a incentivare le fonti rinnovabili, e in maniera retroattiva (lo ‘spalma-incentivi’ obbligatorio).

Un gravissimo danno per decine di migliaia di imprenditori, amministrazioni locali e cittadini che hanno realizzato negli scorsi anni un impianto alimentato a fonte rinnovabile, in particolare fotovoltaico. Inoltre una irrimediabile perdita di credibilità di fronte agli investitori stranieri. Si tratta di un provvedimento che espone lo Stato a migliaia di ricorsi e ad un risarcimento che si prevede molto oneroso (senza contare poi le mancate entrate fiscali conseguenti).

L’attacco non è solo per gli impianti già installati, ma anche per quelli futuri che verranno realizzati senza incentivi, perché le linee guida indicate dal Ministero dello Sviluppo Economico diffondono incertezza sul trattamento dell’energia autoconsumata.

Un approccio miope (perché i risultati sarebbero modesti) e ideologico, spiegato in alcuni articoli pubblicati da Qualenergia.it, che troverete in questa newsletter e dove si forniscono anche soluzioni alternative.

Oltre agli articoli presenti nella newsletter n.156, altre precedenti analisi sull’argomento:

 

 

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