Nasce ISGIS, il “Sistema industriale italiano delle tecnologie smart grid”

  • 8 Maggio 2014

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Creare una filiera italiana integrata nel settore delle tecnologie per la smart grid. Questo l'obiettivo di ISGIS, Italian Smart Grid Industry System, iniziativa lanciata oggi con un convegno nell'ambito di Solarexpo-The Innovation Cloud 2014.

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Creare una filiera italiana integrata, per per consentire al Paese di conquistarsi una leadership nel settore delle tecnologie per la smart grid, la rete flessibile e intelligente che serve per gestire in sicurezza ed efficienza il sistema elettrico per come sta cambiando. Questo l’obiettivo di ISGIS, Italian Smart Grid Industry System, iniziativa lanciata oggi con un convegno nell’ambito di Solarexpo-The Innovation Cloud.

L’Italia già ora è in una posizione avvantaggiata in questo settore, per numerosità di contatori elettronici installati, livello di automazione della rete di distribuzione, densità di generatori fotovoltaici collegati e altro ancora. In diverse regioni del Paese sono poi in corso sperimentazioni e dimostrazioni di soluzioni per gestire la rete in modo ancora più flessibile attraverso l’utilizzo di sistemi di accumulo, automazione e protezione avanzati.

Una parte significativa delle tecnologie utilizzate è frutto dell’inventiva e della capacità di operatori industriali nazionali, spesso costituiti da aziende di piccole o medie dimensioni, molto competitive ma difficilmente organizzate in reti collaborati. Ogni impresa si focalizza quindi sul proprio ambito produttivo, esprimendo eccellenze, spesso in un’ottica molto specifica. Le singole soluzioni sviluppate non vengono infatti progettate in un’ottica di standardizzazione e di armonizzazione funzionale, ma rispondono alle specifiche della singola applicazione che spesso si innesta a completamento di un sistema esistente. Gli operatori industriali sono quindi costretti da un campo d’azione molto circoscritto che non favorisce lo sviluppo di prodotti e applicazioni integrate.

Ecco che nasce l’esigenza di creare una filiera smart grid “made in Italy”, cioè una rete di operatori nazionali in grado di sviluppare e dimostrare soluzioni smart grids basate su approcci standardizzati avanzati. Un’iniziativa che – si è detto al convegno – può dare un vantaggio competitivo al sistema industriale italiano mettendolo in grado di offrire su ogni mercato delle applicazioni modulari, integrate, interoperabili, e razionali. Le smart grid possono infatti esprimere al meglio il loro potenziale se vengono sviluppate secondo architetture codificate in cui ogni funzione e componente trova la sua collocazione precisa in un’organizzazione ordinata.

L’individuazione di prodotti integrati standardizzati composti da tecnologie italiane certificate sia come rispondenza agli standard che come provenienza nazionale consentirà la creazione di nuove opportunità di business. Le imprese coinvolte in ISGIS avranno l’opportunità di essere costantemente aggiornate sullo stato dell’arte e sugli sviluppi internazionali relativi alle smart grids, parteciperanno alla definizione di prodotti e soluzioni basati sulle architetture standard che potranno essere proposti, sperimentati e validati sulle reti italiane e, quando ritenuti maturi, promossi sui mercati internazionali, come eccellenza italiana. In vista dell’implementazione di uno schema simile alla DOCG, saranno definiti dei disciplinari che caratterizzeranno inequivocabilmente l’appartenenza al sistema italiano delle soluzioni e dei prodotti.

Il Comitato di Indirizzo del Sistema Italiano per le Smart Grids (ISGIS) è in fase di costituzione ed è attualmente composto da rappresentanti di:

  • RSE – Ricerca sul Sistema Energetico
  • GSE – Gestore Servizi Energetici
  • ENEL Distribuzione
  • FEDERUTILITY
  • ANIE Energia
  • ANIE Automazione
  • CEI – Comitato Elettrotecnico Italiano
  • Telecom Italia
  • The Innovation Cloud

ISGIS ha il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico e dell’Autorità per l’Energia, il Gas e il Sistema Idrico.

L’intervista di Qualenergia.it a Michele De Nigris, direttore del Dip.to tecnologie e trasmissione di RSE.

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