Il legno diventa competitivo per l’edilizia efficiente

L'utilizzo del legno in edilizia in Italia è ancora un settore di nicchia che ha, però, un trend di crescita interessante e grandi potenzialità sotto molti profili: efficienza energetica e antisismica in primis. Sul lato delle economie va detto che, visto che le parti della casa sono preassemblate in fabbrica, i tempi di edificazione sono molto ridotti.

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Il legno, come materiale preminente per l’edilizia, tranne rari casi, non appartiene alla nostra cultura edilizia che ha visto, specialmente negli ultimi decenni la predominanza del cemento. Negli ultimi dieci anni però le cose stanno cambiando poiché inizia a esserci una certa consapevolezza, sia da parte dei progettisti, sia da parte della committenza, circa le buone potenzialità strutturali del legno su due fronti fondamentali per il nostro paese: l’efficienza energetica e l’antisismica. Oltre a questo bisogna aggiungere l’affinarsi delle tecnologie produttive del legno che ha aumentato in maniera considerevole le possibili prestazioni.

É stata realizzata in Carinzia da Rubner, proprio per dimostrare le potenzialità strutturali del legno, la più alta torre d’osservazione in legno del mondo che raggiunge l’altezza dal suolo di circa cento metri (foto a destra) ed è realizzata interamente in legno lamellare e acciaio. Il legno è sempre più usato dai progettisti per realizzare delle strutture dalle luci ampie, ma il dato più interessante risiede nel suo utilizzo per l’edilizia tradizionale, sia per le unità immobiliari unifamiliari, sia per i condomini, cosa, quest’ultima, che per l’Italia rappresenta una novità.

Dal confronto del legno con i materiali edilizi classici a salire sul podio è il primo. La trasmittanza termica del legno è di 1,06 W/(m2K) contro quella del cemento che è di 5,88 W/(m2K), per pareti da 10 cm, mentre la conduttuvità termica del legno è di 0,040 W/(m K) contro i 2,000 W/(m K) del calcestruzzo. Per non parlare delle caratteristiche meccaniche. Prima di tutto il legno è più leggero, con un peso specifico di 500 kg/m3, contro i 2.000 kg/m3 del cemento armato e i 7.800 kg/m3 dell’acciaio, mentre sul fronte dell’efficienza prestazionale (E/f) siamo al pari con l’acciaio. Il legno lamellare, infatti, ha un E/f di 470, 480 l’acciaio e 1.250 il calcestruzzo.

Altro plus del legno in edilizia è quello dell’economia generale sul fronte della realizzazione. Il fatto che le parti siano preassemblate in fabbrica riduce i tempi di edificazione che può essere realizzata a secco, con economie temporali non indifferenti specialmente per ciò che riguarda gli edifici multipiani. Mano a mano che si finisce un piano dell’edificio, infatti, è possibile completare quelli inferiori montando persino le superfici trasparenti e gli impianti. In teoria un piano potrebbe essere abitato, mentre si sta costruendo quello superiore. I tempi di realizzazione sono in media di 60 giorni, a esclusione del basamento in cemento, anche per gli edifici multipiano.

Per quanto riguarda il mercato, bisogna essere consci del fatto che per ora si tratta di una nicchia, che è a sua volta racchiusa nella nicchia delle nuove costruzioni che non rappresentano più del 2% annuo sull’intero patrimonio edilizio, anche perché da noi è praticamente inesistente la logica della demolizione-ricostruzione.

Si tratta comunque di un trend in crescita. Secondo i dati diffusi nell’ambito dei recenti Wooddays di Milano organizzati da promo_legno in collaborazione con proHoolz, nel 2010 l’82% degli edifici in legno in Italia erano case unifamiliari, il 9% edifici bifamiliari e il restante 9% edifici plurifamiliari, per un totale di circa 5.000 abitazioni residenziali in legno, mentre nel 2015 si raggiungeranno le 7.500 unità. Lo quota di mercato degli immobili residenziali in legno in Italia oggi è del 2,8%, quella degli edifici dell’8,5%, ossia uno su dodici è in legno. Una nicchia nella nicchia che però cresce anche perché il legno consente delle notevoli prestazioni a livello energetico, acustico e sismico.

Le realtà industriale dell’edilizia in legno conta oltre 250 aziende attive nel settore a vario titolo, come emerge dall’indagine di mercato Ribera-Pitta sul mondo della progettazione sostenibile che è stata al centro del convegno “Costruire in legno”, promosso da Ewe Wood e Arca “Sistema di certificazione di qualità e sostenibilità dell’edilizia in legno”. Il 93% dei soggetti che hanno risposto, utenti e professionisti, ritiene che il legno sia adatto alla realizzazione di edifici multipiano, il 70% ritiene che le costruzioni in legno avranno un futuro stabile e il 98% considera che la rapidità di costruzione sia un vantaggio. Le altre questioni ritenute positive sono l’isolamento termico, per il 79%, la gestione economica, per il 94%, la sicurezza antisismica, per il 91% e il comfort, per il 79%. Inoltre, va detto che diversi operatori del settore sono rappresentati da Lignius, l’Associazione Italiana Case Prefabbricate in Legno.

Per quanto riguarda le informazioni pratiche bisogna dire che è difficile dare valori assoluti, come del resto in tutta l’edilizia. I costi degli immobili in legno sono i più disparati e una valutazione è possibile solo con il progetto alla mano. Però è possibile dare delle indicazioni di massima utilizzando come raffronto i costi di realizzazione di un immobile in muratura nuovo in classe C che si aggira intorno ai 1.000 euro al mq. Prezzo alla mano della propria realizzazione in legno è necessario fare una sorta di “business plan” complessivo dei costi di realizzazione e del risparmio energetico in 20-30 anni, tenendo conto che le spese di manutenzione sono più o meno le stesse, così come la durata dell’edificio.

Solo ragionando così si potranno verificare i vantaggi sul fronte della convenienza generale delle abitazioni in legno, alla quale però bisogna aggiungere due aspetti. Il primo è quello della stabilità dei prezzi dell’immobile in legno che non subiscono variazioni in corso d’opera, poiché la progettazione è dettagliata e meticolosa fin dalla realizzazione delle parti in fabbrica, mentre la seconda è l’antisismicità che oltre a offrire una maggiore sicurezza, aspetto che non ha prezzo, rende molto più economica la ristrutturazione in caso di sisma. Una peculiarità che riguarda il 70% del territorio italiano.

Il settore delle costruzioni in legno, infine, pare avere successo anche nella realizzazione di edifici per la pubblica amministrazione. Prova ne sono le numerose nuove scuole che lo utilizzano come elemento strutturale. A Milano il 27 marzo scorso è stato firmato un protocollo di collaborazione tra il Comune e FederlegnoArredo per incrementare l’utilizzo del legno negli immobili della pubblica amministrazione con particolare attenzione all’edilizia scolastica. Del resto la città su questo vanta già un primato: il più grande progetto residenziale in Europa con pannelli a strati incrociati (XLAM), quello del Complesso residenziale di Via Cenni, composto da quattro edifici in legno da nove piani collegati da edifici di due piani.

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