Dal 1° luglio la nuova tariffa elettrica D1 per le pompe di calore. Le criticità secondo Co.Aer

  • 26 Marzo 2014

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Il 1° luglio 2014 verrà introdotta in via sperimentale la tariffa elettrica lineare D1, di cui potranno beneficiare i clienti domestici che utilizzano nell’abitazione di residenza pompe di calore elettriche come unico sistema di riscaldamento. Un cambio di rotta importante, ma ci sono ancora alcuni problemi da risolvere.

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Il 1° luglio 2014 verrà introdotta in via sperimentale la tariffa elettrica lineare D1, della quale potranno beneficiare i clienti domestici che utilizzano nell’abitazione di residenza pompe di calore elettriche come unico sistema di riscaldamento. Si tratta di un importante cambio di rotta fortemente voluto da Co.Aer – Associazione dei costruttori di apparecchiature e impianti aeraulici – che ha sempre visto il sistema di tariffazione elettrica a scaglioni di consumo con prezzi crescenti come un grosso ostacolo alla diffusione della tecnologia delle pompe di calore.

Il 13 febbraio scorso l’Autorità per l’Energia ha pubblicato un documento di consultazione in cui indicava le proposte per una precisa definizione della nuova tariffa D1. Co.Aer ha risposto alla consultazione, terminata il 16 marzo, evidenziando alcune criticità: ad esempio l’Associazione suggerisce che venga meglio definito cosa si intende, all’art. 8.1 della Delibera 607/2013/R/EEL, per pompe di calore come “unico” sistema di riscaldamento delle abitazioni. La proposta di Co.Aer è che la definizione comprenda il concetto di “prevalente”, per consentire eventuali sistemi di back up con altri generatori.

La tariffa deve essere significativamente competitiva e devono essere evitati sussidi nel calcolo degli oneri di sistema. Inoltre, secondo Co.Aer andrebbe ridotta la tempistica di attivazione; adottando le modalità proposte dall’AEEG ci sarebbe infatti il rischio che possano trascorrere tre mesi da quando l’utente fa la richiesta al momento dell’effettiva applicazione della tariffa D1. Co.Aer ritiene che l’applicazione dovrebbe invece essere immediata, con la riserva di applicare un ricalcolo della fattura a seguito di successive verifiche che accertino la non idoneità dei requisiti presentati dal cliente.

Grande importanza deve essere data alle modalità di pubblicizzazione: informazioni sulla disponibilità della tariffa sperimentale D1 dovranno essere presenti non solo in fattura o attraverso lo Sportello per il Consumatore di Energia, ma anche sui siti dei venditori e distributori di energia elettrica, che dovranno adeguatamente istruire i propri operatori dei call center.

L’Associazione si augura che le modalità di accesso alla tariffa D1 siano semplici e non onerose per l’utente. Modulistica complessa e pratiche troppo costose potrebbero infatti disincentivare anche il cittadino più volenteroso e propenso ad adottare soluzioni energeticamente più efficienti e rispettose dell’ambiente.

Infine, cosa succederà al termine della fase sperimentale?Dobbiamo avere la certezza – afferma Alessandro Riello, Presidente Co.Aer – che anche chi installerà una pompa di calore dopo il 31 dicembre 2015 potrà usufruire di una tariffa lineare simile alla D1. Il mercato ha bisogno di stabilità e non di uno stop and go continuo che non consente di affrontare le problematiche reali del Paese, sia dal punto di vista economico sia da quello energetico e ambientale, né alle nostre aziende di attuare attività di marketing adeguate.”

(dal comunicato Co.Aer)

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