Il futuro del riciclo dei moduli fotovoltaici si decide nel 2014

  • 10 Febbraio 2014

L’industria fotovoltaica si adegua all’entrata in vigore delle norme sul riciclo secondo la Direttiva RAEE adottata due anni fa nell’Unione Europa. Dal 14 febbraio 2014 ogni Stato membro è tenuto a regolamentare il riciclo di apparecchiature elettriche ed elettroniche, compresi i pannelli FV. Un articolo di Ilaria D’Angelo di PV CYCLE Italia.

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Non si tratta più solo di un gesto ecologico: da febbraio la raccolta, il trasporto e il riciclo, con i relativi adempimenti amministrativi e di finanziamento, dei pannelli fotovoltaici a fine ciclo di vita saranno regolamentati da una direttiva dell’UE. Si tratta di uno dei cambiamenti più significativi nel settore fotovoltaico europeo degli ultimi anni, risultato della nuova Direttiva RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche ) adottata due anni fa dall’Unione Europea.

L’UE ha deciso di introdurre nel settore fotovoltaico il principio già adottato con successo da PV CYCLE e da altri settori: la cosiddetta “responsabilità estesa del produttore”. I “produttori FV” – le persone fisiche o giuridiche che producono, vendono, rivendono o importano moduli FV in un Paese dell’UE – sono ora responsabili dello smaltimento e del riciclo dei pannelli fotovoltaici in tutti gli Stati membri nei quali operano, e tali obblighi possono differire significativamente da Paese a Paese.

La scadenza del 14 febbraio. La Direttiva RAEE, riformulata nel 2012, ha introdotto norme generali in base alle quali dal 14 febbraio 2014 ogni Stato membro è tenuto a regolamentare il riciclo di apparecchiature elettriche ed elettroniche, compresi i pannelli fotovoltaici.

Il Regno Unito è stato il primo Stato membro ad implementare tale legislazione, in anticipo rispetto alla scadenza della Direttiva, seguito da Bulgaria, Paesi Bassi e Lussemburgo. Una legge nazionale è stata presentata al Parlamento britannico il 10 dicembre 2013 ed è entrata in vigore il 1° gennaio 2014.
Anche se altri Paesi dell’UE potrebbero non rispettare il termine e necessiteranno di qualche mese in più per adeguare le proprie legislazioni nazionali, il settore fotovoltaico sarà soggetto alla Direttiva RAEE dal 2014 in avanti.

Alla fine del 2013, anche i governi italiano e fiammingo (Belgio) hanno approvato i loro progetti di regolamento che dovrebbero essere confermati entro la scadenza di febbraio.

Da volontario a obbligatorio. La legislazione RAEE comporta cambiamenti significativi, poiché impone ai produttori di moduli FV l’obbligo di organizzare e di finanziare la gestione dei rifiuti derivanti dai loro prodotti. L’inclusione dei moduli FV nella Direttiva ha fatto sì che l’intero settore sia tenuto a partecipare alla gestione dei rifiuti dei pannelli FV. Una novità per le società che non hanno ancora aderito ad un sistema volontario di raccolta e riciclo.

A seguito di un’intensa campagna d’informazione da parte del settore fotovoltaico, i produttori non dovranno sostenere una parte dei costi di altri prodotti di consumo, compresi nella normativa RAEE, che al momento vengono riciclati in quantità molto più elevate rispetto ai moduli FV che hanno una  durata superiore ai 25 anni. Il riciclo dei pannelli aumenterà significativamente solo tra 10 o 20 anni, quando grandi quantità di nuovi pannelli installati nell’ultimo decennio giungeranno a fine vita.

Questo importante risultato, tuttavia, non esenta le aziende fotovoltaiche dall’assumere una serie di altre responsabilità legate alla conformità RAEE:

  • registrarsi in tutti i Paesi UE nei quali sono considerate produttori
  • comunicare periodicamente ai registri nazionali RAEE i moduli fotovoltaici venduti
  • organizzare e finanziare lo smaltimento dei rifiuti dei loro moduli FV  – individualmente  o mediante un sistema collettivo riconosciuto
  • informare i clienti finali delle modalità secondo le quali devono smaltire i loro moduli FV
  • informare gli impianti di trattamento e riciclaggio della composizione dei loro prodotti e del potenziale utilizzo di materiali pericolosi
  • contrassegnare i loro prodotti con un bidone dei rifiuti su ruote barrato con una croce.

Conformità. Un requisito importante che i Produttori FV devono prendere in considerazione è la conformità alla normativa RAEE nazionale. Nella maggior parte dei Paesi, i produttori dovranno ora aderire a sistemi di raccolta e riciclo riconosciuti dai governi nazionali per immettere moduli FV in questi Paesi, come accade nel Regno Unito, in Francia, nella Repubblica Ceca o in Spagna.

La normativa RAEE fissa scadenze rigorose e requisiti obbligatori. In Francia, ad esempio, il recepimento della Direttiva RAEE dovrebbe essere completato entro la metà del 2014 e le aziende FV dovranno aderire ad un sistema di raccolta e riciclo. Se non vi aderiranno in tempo utile, i produttori dovranno pagare retroattivamente una quota in base al numero di moduli FV immessi sul mercato tra l’entrata in vigore della normativa e la loro adesione. Ulteriori sanzioni potrebbero essere applicate qualora non rispettassero la scadenza per l’adesione  ad un sistema.

Germania e Italia, attualmente i mercati fotovoltaici più grandi in Europa, prevedranno sistemi di raccolta e riciclo gestiti sia collettivamente che individualmente, creando concorrenza tra coloro che offrono servizi di conformità RAEE, ma anche una procedura di conformità più complessa.

Esperienza PV Cycle. Come programma leader per la raccolta e il riciclo FV attivo in tutta Europa, PV CYCLE si è preparato per i diversi scenari in tutti i Paesi europei. Già da tempo abbiamo deciso di implementare strategie nazionali ad hoc in ogni Stato membro. Negli ultimi due anni, PV CYCLE ha aperto diversi uffici e ha nominato rappresentanti nazionali che offrono ai produttori affiliati al nostro programma un partner locale con cui lavorare.

Nel Regno Unito, ad esempio, PV CYCLE UK è l’unico programma di conformità per produttori FV accreditato ed è il solo a rappresentare  i Produttori FV locali con una vasta esperienza in materia di riciclo FV. Nel 2013 abbiamo aperto un ufficio spagnolo a Madrid, che segue l’apertura di un ufficio tedesco e uno italiano avvenute negli ultimi due anni. In Francia e in Belgio, stiamo attualmente preparando la creazione di entità proprie e il riconoscimento ufficiale ai sensi dell’imminente legge RAEE nazionale.

Inoltre, PV CYCLE ha sviluppato anche nuove collaborazioni con partner di servizi locali con l’obiettivo di adattarsi nel miglior modo possibile alle leggi nazionali, una volta entrate in vigore. Nella Repubblica Ceca, ad esempio, il nostro partner Retela è stato accreditato all’inizio del 2013 e da allora è attivo nella raccolta di moduli a fine ciclo di vita.

In tutti i Paesi, tuttavia, abbiamo lavorato a fianco dei Ministeri dell’Ambiente e di altre autorità nazionali per contribuire a fare in modo che le imminenti normative tengano conto delle specificità dei moduli fotovoltaici.

Anche se potrebbe sembrare che il percorso di adozione delle legislazioni RAEE nazionali in ogni Stato membro dell’UE sia ancora lungo, per PV CYCLE e i suoi membri il tempo non si è fermato. Il futuro del riciclo dei pannelli solari in Europa si decide nel 2014, quindi facciamo tutti in modo che l’intero settore fotovoltaico sia ben preparato per ciò che la prossima tappa del viaggio potrà portare.

Ilaria D’Angelo, country manager PV CYCLE Italia

Per approfondire lo Speciale tecnico di Qualenergia.it: Recupero e riciclo dei moduli fotovoltaici a fine vita

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