Obiettivi UE 2030, Governo al lavoro per valutare impatti e trovare posizione univoca

  • 27 Gennaio 2014

A Palazzo Chigi un tavolo per la preparazione di una posizione univoca e coerente nel negoziato, tenendo conto anche delle speciali responsabilità che l’Italia avrà nella seconda parte dell’anno in quanto Presidente del Consiglio dell’Unione. In arrivo uno studio Enea-Rse per analizzare impatti degli obiettivi e misure necessarie.

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Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Filippo Patroni Griffi, presiederà nei prossimi giorni a Palazzo Chigi una riunione di coordinamento della posizione italiana sul negoziato europeo in materia del nuovo quadro per le politiche del cambiamento climatico e dell’energia per il 2030, a cui parteciperanno il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, il ministro degli Affari europei, Enzo Moavero Milanesi e il sottosegretario allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti. Lo rende noto Il Governo con un comunicato stampa.

La riunione fa seguito alla istituzione presso Palazzo Chigi di un gruppo di coordinamento interministeriale, presieduto dal Consigliere Affari europei del Presidente del Consiglio dei Ministri, Stefano Grassi, a cui partecipano rappresentanti del Ministero degli Affari esteri, dello Sviluppo Economico, dell’Ambiente, del Dipartimento per le politiche europee e della Rappresentanza Permanente presso l’Unione europea.

Nel corso della prima riunione, che si è tenuta giovedì scorso presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, le amministrazioni hanno avviato l’esame delle proposte presentate dalla Commissione europea il 22 gennaio scorso ed hanno concordato un metodo di lavoro per assicurare la preparazione di una posizione univoca e coerente nel negoziato, tenendo conto anche delle speciali responsabilità che l’Italia avrà nella seconda parte dell’anno in quanto Presidente del Consiglio dell’Unione.

In particolare, si è concordato sulla necessità di condurre una adeguata analisi di impatto delle proposte della Commissione in termini di implicazioni settoriali e di sistema.

A questo scopo sarà realizzato uno studio di impatto condotto in collaborazione con l’Enea e con Rse (Ricerca sul sistema energetico) che analizzerà da un lato gli scenari per la riduzione delle emissione di CO2 e le misure di policy necessarie per raggiungere gli obiettivi di taglio delle emissioni di carbonio e di promozione delle energie rinnovabili, dall’altro esaminerà l’incidenza sui prezzi dell’energia della politica di riduzione della CO2 e degli investimenti necessari per l’adeguamento delle infrastrutture di rete.

Per assicurare coerenza tra le metodologie usate, gli studi saranno seguiti da un comitato di pilotaggio congiunto composto dal Ministero dello sviluppo economico, dal ministero dell’Ambiente e dal Dipartimento per le politiche europee. Il gruppo di coordinamento interministeriale si riunirà di nuovo nelle prossime settimane in vista della preparazione delle riunioni del Consiglio Energia e Ambiente del 3 e 4 marzo prossimi e del Consiglio europeo del 20 e 21 marzo.

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