Germania, l’auto elettrica alla prova del pendolare

Chi ha più bisogno dell’auto? Sicuramente i pendolari. E chi meglio di loro, quindi, ci può dire se un sistema basato su auto elettriche, può soddisfare i bisogni di mobilità? Il progetto 'RheinMobil' ha fatto usare per tre mesi e 24mila km veicoli elettrici a dei pendolari, per scoprire vantaggi e svantaggi dell'auto elettrica. Ecco i risultati.

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Chi ha più bisogno dell’auto? Sicuramente i pendolari, le persone costrette a usare le quattro ruote ogni giorno per andare e tornare dal lavoro. E chi meglio di loro, quindi, ci può dire se un sistema basato su auto elettriche, può soddisfare i bisogni di mobilità in ogni occasione? Partendo da questo presupposto, nel maggio scorso, Michelin, Siemens, Karlsruher Institut e Fraunhofer Institut, hanno unito le loro forze, dando vita a un progetto triennale, chiamato RheinMobil.

L’iniziativa è consistita nel fornire due auto elettriche Citroen C0 a sette impiegati francesi della Michelen di Karlsruhe, che ogni giorno si spostano fra casa, in Francia, e lavoro, in Germania,  e che, lavorando in turni diversi, si scambiano la stessa auto. Inoltre altri due veicoli elettrici sono stati dati a impiegati della Siemens, che li usano per i loro giri di lavoro fra le sedi di Karlsruhe, in Germania, e Haguenau, in Francia. Presso le sedi Siemens e Michelin e nel parcheggio vicino alle case dei pendolari, chi usa le auto elettriche trova dispositivi di ricarica rapida, ma nella regione interessata dall’esperimento, non ci sono ancora reti di stazioni di ricarica, quindi, la situazione è “normale”, cioè non particolarmente vantaggiosa.

Dopo tre mesi di sperimentazione, sono arrivati i primi risultati: le auto hanno percorso 24.000 chilometri in tutto, con percorsi giornalieri medi di 320 chilometri, e un picco massimo di 360 chilometri. Visto che i pendolari usano l’auto lasciandola ferma per molte ore, le auto venivano parcheggiate a lungo nelle varie sedi e dunque la ricarica non si è mai rivelata un problema: chi ha usato l’auto ha sempre potuto portare a termine il viaggio previsto, senza rischiare mai di restare a secco. Inoltre ci si è accorti che la possibilità della “frenata rigenerante”, cioè in pratica, l’uso del freno motore per rallentare, che trasforma il motore elettrico in un generatore, ricaricando la batteria, aumenta del 15% la percorrenza teorica. Il comfort di guida, secondo i sette pendolari, è stato ottimo, non facendo rimpiangere le auto a benzina, mentre il risparmio nelle emissioni di CO2 si è aggirato sulle due tonnellate.

La Germania vorrebbe avere sulle strade un milione di auto elettriche entro il 2020, e, oltre al RheinMobil, sta finanziando con 180 milioni di euro altri esperimenti di uso delle auto elettriche, per così dire “nel mondo reale”, in quattro regioni tedesche, per evidenziare i problemi nell’uso quotidiano di questi mezzi, e poter così creare reti ottimizzate di ricarica, che vadano incontro alle reali esigenze di chi punterà nei prossimi anni, si spera in massa, sulla mobilità a batteria. 

Comunicato di Karlsruher Institute für Technologie – pdf

 

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