Gli ingredienti della politica energetica del futuro: efficienza, rinnovabili e reti intelligenti

Il successo strepitoso delle rinnovabili finora registrato in Europa si avrà anche in altre parti del mondo, provocando un cambio di paradigma nel sistema energetico. Una lungimirante politica energetica nei prossimi anni dovrà puntare dunque su efficienza, fonti di energia pulita e reti intelligenti. L’opinione di Gianni Silvestrini a Ecoradio.

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Ascolta audio (mp3 -durata 6’20’’)

Mentre alcuni media in Italia continuano ad attaccare le rinnovabili, i fatti dicono altro: nel nostro paese, così come all’estero, la loro crescita continua impetuosa. Produzione da fotovoltaico e da eolico stanno abbassando i prezzi in Borsa fino a determinare una profonda crisi dei produttori termoelettrici che a volte si vedono costretti a pagare per immettere la loro energia in rete.

Il successo delle rinnovabili avvenuto in Europa si sta ora profilando anche in altre parti del mondo, come in Cina, India, Giappone, America Latina, Africa.
Stando alle recenti previsioni della Deutsche Bank per il 2014 si stima un installato annuale di 45mila MW di fotovoltaico, circa il 15% in più di quanto si stima per il 2013. Il fotovoltaico continua a crescere con incentivi sempre più bassi o, in alcuni casi, anche senza incentivi.

I prossimi anni dovranno vedere la prosecuzione della crescita delle rinnovabili, lo sviluppo delle smart grid con interventi sulle reti e sugli accumuli, e un governo della domanda per favorire una transizione intelligente che potrà portare a costi dell’energia più bassi rispetto ad oggi. Servirà, dunque, una politica combinata di efficienza energetica, rinnovabili e reti intelligenti.

L’opinione di Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia, a Ecoradio.

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