‘DL Fare’ alla fiducia, restano Robin Tax e regalo agli inceneritori

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Il governo pone la questione di fiducia sul 'Decreto legge Fare' nell'Aula della Camera. In allegato il testo: resta la Robin Tax estesa anche alle piccole e medie aziende delle rinnovabili e resta, seppur in parte corretto, il regalo agli inceneritori.

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Il governo pone la questione di fiducia sul ddl di conversione del DL Fare n. 69/2013 nell’Aula della Camera. Lo ha annunciato all’Assemblea di Montecitorio il ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini. La fiducia è posta sul testo approvato dalle Commissioni (vedi allegati in basso). Resta dunque la Robin Tax estesa anche alle piccole e medie aziende delle rinnovabili e resta – seppur in parte corretto – il regalo agli inceneritori.

(Aggiornamento 24 luglio: fiducia della Camera ottenuta con 427 voti favorevoli e 167 contrari).

Come prevedeva l’articolo 5 del testo uscito in Gazzetta il 21 luglio (vedi QualEnergia.it), l’addizionale IRES detta Robin Tax, da gennaio 2014 a 6,5 punti percentuali, sarà dovuta anche dalle aziende medio-piccole: con ricavi sopra i 3 milioni e reddito imponibile sopra i 300mila. Le risorse, ricordiamo, solo per un terzo andranno a ridurre le componenti A2 della bolletta.

Nel testo su cui si è posta la fiducia cambia invece leggermente il regalo agli inceneritori di cui avevamo parlato (sempre all’articolo 5). Lo sconto, che consiste in una proroga dei termini per adeguare il metodo di calcolo dell’incentivo Cip6 – consentendo di avere un incentivo più generoso – si applicherà fino all’ottavo anno dall’entrata in esercizio solo per gli inceneritori costruiti nelle zone dell’emergenza rifiuti; per gli altri varrà solo fino al quarto anno dall’entrata in esercizio.

Si ammorbidisce anche la cancellazione del ritocco al rialzo per gli incentivi ai biocombustibili liquidi previsto dalla Legge 24 Dicembre 2012 n. 228, che avrebbe consentito, a patto di ridurre la produzione, di avere incentivi maggiorati a tutti gli impianti esistenti da “bioliquidi sostenibili”. Un comma aggiuntivo stabilisce che gli impianti entrati in esercizio al 31 dicembre 2012 potranno optare su diversi regimi di uscita, più graduali, dagli incentivi.

Il testo uscito dalle Commissioni (pdf)

Gli emendamenti approvati (pdf)

 

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