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Germania, parte il programma di finanziamento per gli accumuli del fotovoltaico

Dal 1° maggio al via un programma di incentivazione in Germania per i sistemi di accumulo abbinati a impianti fotovoltaici. Un meccanismo di finanziamento agevolato erogato dalla KfW, la Banca di Stato tedesca. Una volta che il sistema delle batterie diventa operativo sarà possibile richiedere un rimborso fino al 30% dei costi del finanziamento.

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Avevamo anticipato a gennaio su questo portale un programma di incentivazione in Germania  per i sistemi di accumulo abbinati a impianti fotovoltaici. Se non ci saranno ripensamenti dell’ultima ora si può dire imminente la partenza del programma tedesco che è previsto per il 1° maggio 2013. Charis Pothig, portavoce della KfW, la Banca del Governo federale e dei Länder (o Banca pubblica per la ricostruzione) che erogherà il finanziamento, ha dichiarato che non hanno ancora ricevuto il via ufficiale dal Ministero dell’Ambiente, ma che ormai non si attendono più modifiche sostanziali al programma (vedi brochure di presentazione, in tedesco).

Si tratta di un meccanismo di finanziamento agevolato erogato, come detto, dalla KfW (e accessibile attraverso la propria banca) che gli utenti potranno richiedere (al 100% dei costi) per 5, 10 o 20 anni, ad un tasso di interesse che oscillerà tra l’1,5 e il 7%. Solo una volta messo in servizio il sistema di accumulatori sarà possibile richiedere il Tilgungszuschuss‘, cioè il 30% di rimborso del finanziamento che il Ministero per l’Ambiente verserà direttamente a KfW.

Possono fare domanda di finanziamento i cittadini privati, i professionisti, le aziende, gli agricoltori e le Ong; sono invece esclusi gli enti pubblici e le aziende che producono sistemi e componenti oggetto del programma. La risorse a disposizione ammonterebbero a 25 milioni di euro per il 2013 e altrettanti 25 milioni per il 2014.

Per quanto riguarda i requisiti tecnici la potenza dell’impianto a cui associare gli accumulatori (che dovranno avere una garanzia di almeno 7 anni) deve essere inferiore ai 30 kW e l’impianto deve essere stato messo in servizio dopo il 31 dicembre 2012. La potenza massima immessa in rete deve essere limitata al 60% della potenza nominale del generatore fotovoltaico. Inoltre l’inverter per l’immissione in rete deve essere dotato di interfaccia per il telecomando dell’impianto, in funzione delle condizioni di esercizio della rete elettrica.  

Come sappiamo un’ampia diffusione dei sistemi di accumulo oltre a diminuire la necessità di potenziare la rete elettrica, diluirebbe l’impatto del fotovoltaico sul sistema elettrico, spalmando il suo contributo nelle diverse fasce orarie. Secondo uno studio del Fraunhofer Institute la diffusione dello storage potrebbe aumentare anche del 66% la capacità della rete di accogliere energia e far calare del 40% i picchi di domanda.

Anche in Italia il dibattito sui sistemi di accumulo è apertissimo anche perché l’uso delle batterie porterebbe a massimizzare l’autoconsumo, una delle soluzioni ideali per rendere il fotovoltaico, soprattutto senza tariffe incentivanti, più conveniente. Forse sarà proprio grazie a programmi come quello tedesco che si potrà favorire il calo dei prezzi degli accumuli, così da aprire nuove opportunità per il fotovoltaico e in generale per le rinnovabili non programmabili.

Si ringrazia Alex Sorokin (Interenergy) per la collaborazione alla redazione di questo articolo.

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