Energia e Ambiente nei programmi elettorali
PD – Poche proposte concrete per essere più liberi una volta al governo. I temi ambientali ed energetici vengono affrontati in modo marginale nel paragrafo relativo allo sviluppo sostenibile, dove si parla di una “politica industriale ecologica” e della necessità di orientare il sistema delle imprese verso alcune grandi aree di investimento, tra cui mobilità sostenibile, risparmio ed efficienza energetica.
SEL – Dedica molto più spazio a questi temi che parla di “conversione ecologica dell’economia”, propone un Piano Verde per il lavoro, punta sull’efficienza energetica e parla addirittura di “un futuro esclusivamente rinnovabile”.
PDL – A differenza di quello del PD, ci sono pochi ideali ma si procede per proposte secche, anche se poco sviluppate, per ciascuna area. Troviamo un paragrafo dedicato all’ Energia (p. 23) e uno ad Ambiente, green economy e qualità della vita (p.24). Si tratta di interventi generici e di buon senso, ma non illustrati fino in fondo.
LEGA NORD – Le tematiche sono identiche a quelle del PDL.
AGENDA MONTI – Il programma, a pagina 11, contiene un paragrafo intitolato “Sfruttare tutto il potenziale dell’economia verde”, in cui tra l’altro si afferma la necessità di continuare sulla strada tracciata dalla Strategia energetica nazionale. Si ripropone inoltre di modificare il titolo V della Costituzione per riportare allo stato le decisioni in materia di infrastrutture energetiche. Obiettivo, quest’ultimo, probabilmente inevitabile, ma con grandi problemi di applicazione pratica.
Rivoluzione Civile di Ingroia – nel paragrafo dell’ambiente afferma di voler creare posti di lavoro attraverso un piano per il risparmio energetico, lo sviluppo delle rinnovabili, la messa in sicurezza del territorio. Non viene detto molto di più.
M5S – Si parla di energia da p.4 a p.6; la maggior parte delle proposte si concentra su efficienza energetica degli edifici e delle centrali, cogenerazione e biomasse.
Fare per fermare il declino – Affronta i temi energetici secondo un’ottica di mercato, al contrario di Rivoluzione Civile, che punta tutto sul concetto di “bene comune”.
Franco Di Cosmo
