Come (non) funziona la certificazione energetica in Emilia Romagna

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La legge prescrive poi però non c’è alcuna normativa che punisca la sua non applicazione. Lettera alla redazione di Qualenergia.it

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Sono da tre anni un certificatore energetico accreditato presso la Regione Emilia Romagna e tra i professionisti e forse non solo, questa qualifica è vista come nettamente dequalificante, pur se si cerca di assicurare un livello di garanzia del lavoro svolto, attraverso l’utilizzo di strumenti validi (software) e il continuo aggiornamento professionale. Il motivo è facilmente individuabile anche per chi non è costretto a leggersi la normativa regionale o a disquisire di trasmittanze o fabbisogni in regime estivo.

Dal 1° gennaio 2012, la Regione Emilia Romagna obbliga, ai sensi della Dgr 26 settembre 2011, n. 1366, le agenzie immobiliari a riportare negli annunci commerciali l’indice di prestazione energetica e la relativa classe energetica. A distanza di un anno dall’introduzione della norma ho voluto constatarne lo stato di applicazione, anche se immaginavo potesse essere un mero esercizio retorico. Il dato emerso è che tra le 20 Agenzie Immobiliari considerate (la città campione è Parma, ma sono sicuro che il risultato non sarebbe cambiato se avessimo considerato città della Romagna o il capoluogo di Regione), solo una di queste aveva esposto l’annuncio con la classe energetica.

Questo è l’emblema del perché la certificazione energetica, parlo della situazione che conosco meglio, quella dell’Emilia Romagna, non funziona. Perché la legge prescrive, poi però non c’è alcuna legge che punisca la non applicazione della legge prescrivente. Funziona così per le agenzie immobiliari che non espongono l’annuncio con la classe energetica, ma anche per i certificatori che fornendo il certificato energetico a 99 euro (a volte anche a meno), non possono garantire il dato presente sul certificato.

Eppure un sistema di certificazione energetica degli immobili con un sistema di controllo serio, con procedure chiare e metodologie di calcolo affidabili, permetterebbe una tutela del compratore/cittadino e un aumento della cultura energetica. Nell’acquisto delle automobili il dato sui consumi è uno dei fattori che viene maggiormente considerato nell’acquisto. Bisogna battersi che questo criterio valga in futuro anche per gli immobili.

Per chi vuole approfondire, consiglio: Inchiesta su certificazioni energetiche a basso costo

Tommaso Caenaro

 

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