Il mio voto non va al politico “fossile”. La nuova campagna di Greenpeace

  • 19 Novembre 2012

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Con la nuova campagna di Greenpeace 'IoNonViVoto.org', grazie a una piattaforma on line si chiede, a chi si candida a governarci, risposte serie e credibili su questioni che riguardano l'energia, l'aria che respiriamo, il lavoro, lo sviluppo del Paese, i cambiamenti climatici.

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Gli attivisti di Greenpeace hanno affisso manifesti con il volto di alcuni leader politici del Paese (Bersani, Alfano, Renzi, Casini, Fini) e una domanda precisa: “Sei amico del petrolio e del carbone?”

I manifesti rimandano alla nuova campagna di Greenpeace Italia, lanciata oggi sul sito dell’associazione ambientalista che promuove una piattaforma online attraverso la quale tutti i cittadini che credono in un futuro di energia pulita, distante dall’inquinamento e dai disastri di carbone e petrolio, possono mandare un messaggio chiaro a chi si candida a governare il Paese.

“Il nostro non è un messaggio astensionista” ha detto Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace. “Al contrario, pensiamo sia giunto il momento in cui i cittadini devono porre condizioni chiare e inequivocabili a chi si candida a governarli. Aderendo alla nostra petizione online si manda un messaggio diretto: il mio voto non è disponibile a chi vuole fare dell’Italia un nuovo Texas petrolifero, a chi consente la costruzione di nuove centrali a carbone, a chi frena la crescita delle energie rinnovabili e con essa l’occupazione e l’economia”.

L’Italia vive da sempre una condizione di forte dipendenza, in campo energetico, dalle importazioni. La bolletta nazionale è di oltre 60 miliardi di euro l’anno. Continuare a investire nello sviluppo delle fonti fossili equivale a condannare il Paese, a cronicizzare questa dipendenza. Carbone e petrolio distruggono il clima, inquinano, generano pochissima occupazione e causano molti danni che le aziende energetiche non compensano mai.

“Abbiamo inviato un questionario molto preciso a tutti i leader politici nazionali su questi temi. Al momento hanno risposto in pochi. La politica nel suo complesso, anche quando chiede il voto ai cittadini, rimane sorda e distante” conclude Boraschi. “C’è bisogno di cambiare presto le cose, per ridare futuro al nostro Paese. Greenpeace comincia da questi temi – l’energia, la salute, il clima – che sono decisivi. E giocherà la sua partita fino all’ultimo per ottenere risposte e impegni chiari e per informare tutti su chi sono, tra i leader nazionali, i veri alleati delle lobby fossili. Quelli che non voteremo mai più”.

IONONVIVOTO.ORG

Le richieste di Greenpeace – Energie pulite per l’Italia (pdf)

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