La Germania vuole alzare l’obiettivo sulle rinnovabili

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Il ministro dell'Ambiente, Peter Altmaier, ha presentato venerdì 12 ottobre un disegno di legge che aumenta l'obiettivo al 2020 per le rinnovabili dal 35 al 40% del fabbisogno elettrico. Al momento la loro quota è attorno al 25%. Previsti tetti di installazione per le varie fonti e un sostegno ai sistemi di accumulo.

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La Germania vuole alzare il proprio obiettivo sulle rinnovabili elettriche: il ministro dell’Ambiente, Peter Altmaier, ha presentato venerdì 12 ottobre un disegno di legge che sposta l’obiettivo al 2020 per le rinnovabili dal 35 al 40% del fabbisogno elettrico. Al momento, ricordiamo, la quota delle rinnovabili sul mix è attorno al 25%.

Il provvedimento introduce anche tetti di potenza complessiva oltre il quale l’eolico e le biomasse non riceveranno più alcun incentivo, come già deciso all’inizio dell’estate per il fotovoltaico, che ha un cap di 52 GW per ottenere gli incentivi. Altmaier ha infatti spiegato che il Governo intende aumentare il contributo delle rinnovabili nel mix energetico, ma anche contenere il costo degli incentivi che si riflette sul prezzo dell’elettricità per le famiglie. A fronte della riduzione degli incentivi, però, il disegno di legge, prevede che anche i sistemi di accumulo verranno finanziati dalle bollette dei tedeschi.

Nei giorni scorsi è stato reso noto che il sovrapprezzo per le rinnovabili che i consumatori tedeschi pagano in bolletta crescerà nel 2013 del 47% rispetto ai livelli attuali, passando da 3,6 a 5,3 centesimi di euro per kWh. Una famiglia con una bolletta da 900 euro l’anno pagherà così circa 70 euro in più oltre ai 150 che già ora vanno a sostenere le energie pulite. Cifre ben più consistenti di quanto avviene in Italia dove su una bolletta di pari importo alle rinnovabili vanno circa 90 euro. In Germania gli aiuti alle rinnovabili sono principalmente sulle spalle dei consumatori del residenziale, dato che gran parte dell’industria è esonerata da questi oneri.

Al momento non è chiaro quale sarà l’iter del disegno di legge e se riuscirà a concludersi prima delle prossime elezioni programmate per il settembre del 2013.

L’autorevole associazione tedesca degli ingegneri VDE ha di recente elaborato uno studio che dimostra che almeno fino al 40-50% di contributo delle rinnovabili elettriche ci sarà scarso bisogno dei sistemi di accumulo. Ma, soprattutto, che nel passaggio più deciso verso le rinnovabili non servirà un baseload costituito da carbone e nucleare (vedi Qualenergia.it).

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