Quello che da tempo ci aspettavamo sta lentamente prendendo forma: il fotovoltaico USA sta assumendo una dimensione più consona a quella di un grande Paese. Infatti la potenza installata è più che raddoppiata (+120%) nel primo semestre 2012 per arrivare a 1,7 GW (erano 750 MW nello stesso periodo 2011). Si stima che si possano raggiungere in totale circa 3,5 GW a fine anno, anche se il quadro normativo di lungo periodo non è poi così certo.
Lo afferma un’analisi di IMS Research pubblicata ad agosto, che rileva come i dazi anti-dumping nei confronti dei componenti cinesi non abbiano fatto rallentare più di tanto il mercato domestico americano. Anche la domanda dell’industria nazionale è cresciuta del 35% rispetto al 2011. Gli States, dunque, si candidano a diventare la terza potenza per l’anno in corso in quanto a installato, dopo Cina e Germania. Circa il 40% della crescita del mercato mondiale prevista per il 2012 sarà da imputare proprio agli Stati Uniti, soprattutto alla luce del rallentamento di alcuni mercati europei come quello italiano (prevista una riduzione di 3 GW nella UE).
Su scala mondiale, la domanda di fotovoltaico ha superato i 13 GW nei primi sei mesi del 2012, un record, con il mercato tedesco e statunitense a condurre tale crescita. Nel secondo semestre è prevista un’ulteriore accelerazione con nuovi 18 GW installati, con la leadership di Cina, Giappone (nuova legge feed in tariff in vigore dal 1° luglio) e degli stessi USA. Pertanto le previsioni di IMS Research per il 2012 sono di 31 GW fotovoltaico installati, con una crescita del 13-15% rispetto al 2011 (27,65 GW), nonostante la crisi economica ancora in atto.
Nel 2011 la potenza FV era cresciuta del 67% rispetto ai 16,6 GW dell’anno precedente. A trainare il settore, ci ricordiamo, fu l’Italia che ha connesso impianti per circa 9 GW, strappando il titolo di maggiore mercato mondiale alla Germania, che ne aveva installati 7,5. Il mercato cinese si attestava a 2 GW.
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