Passera, qualche anticipazione sui decreti rinnovabili

Il ministro dello Sviluppo economico, nel corso dell'audizione alla Commissione Ambiente della Camera, ha fornito alcune, ancora vaghe, anticipazioni sui decreti per le rinnovabili elettriche e sul quinto conto energia fotovoltaico. Non è escluso che il ritardo nell'emanazione dei decreti sia da ricercare nel mancato accordo con Clini.

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Sui decreti rinnovabili “abbiamo valutato e accettato molte delle modifiche richieste” dalla Conferenza Unificata, dal Parlamento, dall’Autorità per l’energia e dalle associazioni di categoria, ha detto oggi Corrado Passera, ministro dello Sviluppo economico, nel corso della sua audizione alla commissione Ambiente della Camera dei Deputati.

Sul quinto conto energia fotovoltaico la data di entrata in vigore è stata leggermente modificata, ha detto Passera, ma aggiunge che si stanno ancora finalizzando i decreti con i contributi ricevuti nelle scorse settimane. Molto probabilmente, aggiungiamo noi, il ritardo accumulato dal parere ricevuto in Conferenza Unificata è causato dal fatto che non si è trovato ancora un accordo con il ministero dell’Ambiente che vorrebbe vedere accolte la gran parte delle richieste delle Regioni.

Il ministro Passera ci tiene a sottolineare che gli incentivi proposti rimangono leggermente più alti degli altri Paesi e ha spiegato che ci sarà “una maggiore flessibilità nella definizione delle soglie oltre le quali scatta il meccanismo dell’iscrizione al registro con esenzioni, nei limiti di volumi dedicati, per 5 categorie di impianti: quelli innovativi, a concentrazione, in sostituzione di amianto, di amministrazioni pubbliche e nelle zone terremotate dell’Emilia Romagna”. Ma quali saranno effettivamente le soglie per tutti gli impianti?

Tra le modifiche relative al V Conto energia accolte dall’esecutivo, spiega Passera, c’è quella relativa a “una semplificazione delle procedure che attengono al meccanismo dei registri per ridurre al massimo gli oneri e gli adempimenti da parte degli investitori”. L’iscrizione al registro, “avverrà mediante presentazione di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, con la quale l’interessato dichiara di avere l’autorizzazione e i requisiti”.

Sembra che sia stata anche accettata l’introduzione di premi specifici per i prodotti di origine europea e per la sostituzione di coperture di eternit e di un incentivo specifico per il fotovoltaico innovativo.

È passata inoltre l’introduzione di un ampliamento dell’applicazione degli incentivi anche ai fabbricati rurali, alle cave, alle miniere, agli edifici produttivi non soggetti all’obbligo di certificazione energetica come i capannoni non condizionati termicamente alle aree e ai distretti di crisi industriale.

Passera garantisce una gestione più graduale della data di entrata in vigore dei nuovi incentivi, “affinché possano confermarsi le aspettative in base alle quali gli investimenti sono stati messi in atto, assicurando un intervallo di tempo sufficientemente ampio a partire dal raggiungimento della soglia dei 6 miliardi”.

Nel corso dell’audizione alla Commissione Ambiente, Corrado Passera ha dichiarato che entro l’estate verrà presentata la proposta di Piano energetico nazionale, ma gli ostacoli a rinnovabili ed efficienza introdotti finora e le aperture fatte agli idrocarburi nazionali non promettono certo un passaggio a una politica energetica low carbon. Per il Ministro, inoltre, il Piano energetico nazionale dovrà fare da base per i Piani energetici e ambientali regionali, “perché quello nazionale non può essere la somma dei Piani regionali”.

Resta intanto una profonda incertezza nel settore delle rinnovabili elettriche visto che sono passate tre settimane da quando la Conferenza Unificata ha approvato le modifiche ai decreti per le rinnovabili, per le Regioni definite “imprescindibili” . Il ministero dello Sviluppo Economico aveva espresso la propria soddisfazione, dichiarando che sarebbero state incorporate nei testi dei due decreti. Ora le parole d’ordine sono correttezza nei patti con le Regioni e urgente emanazione dei decreti.

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