In Germania le Regioni bloccano il taglio agli incentivi FV

  • 14 Maggio 2012

Venerdì 11 maggio la Camera dei Länder tedesca, il Bundstrat, ha respinto a maggioranza di due terzi la proposta della legge sugli incentivi al fotovoltaico, che prevedeva una drastica riduzione delle tariffe. Ora la palla passa al comitato per la negoziazione tra le Regioni e il Governo nella speranza di un compromesso.

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Lo scorso venerdì 11 maggio la Camera dei Länder tedesca, il Bundstrat, ha respinto a maggioranza di due terzi (69 contro 21) la proposta della legge sugli incentivi al fotovoltaico, che prevedeva una drastica riduzione delle tariffe. Un’eventualità che era nelle previsioni già la settimana precedente (Qualenergia.it, Fotovoltaico, i tagli agli incentivi in Germania verranno cancellati?).

Tra i punti fondamentali richiesti dai Länder, oltre a una revisione generale della legge, ci sono l’abbassamento dei tassi di riduzione annuale delle tariffe, ora pianificati fino al 29% per anno, il mantenimento della taglia da 10 a 100 kWp per l’incentivazione dei sistemi FV su tetto, l’abbandono del limite per gli incentivi stabilito fino a 10 MW. Una serie di richieste che provengono anche dal settore industriale del fotovoltaico tedesco, anche se poi le proposte di modifica sono molte di più di quelle elencate.

Cosa accadrà ora? La questione approda a un comitato per la negoziazione tra le Regioni e il Governo e forse nelle prossime settimane l’evoluzione più probabile sarà quella di trovare un compromesso con tagli meno ingenti alle tariffe. Tuttavia se non verrà raggiunto nessuno accordo le proposte iniziali del Governo potranno essere adottate a maggioranza semplice dalla Bundestag. Qui la coalizione che sostiene il governo Merkel ha ancora la maggioranza (mentre soffre a livello di Land dopo la sconfitta in Nord Reno Westfalia), quindi non è escluso che se l’esecutivo vorrà andare avanti per la sua strada il pacchetto incentivi con il forte taglio potrà essere approvato e avere effetto retroattivo a partire dal 1° aprile. Insomma, un pessimo clima per chi intende investire in queste in settimane.

 

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