Incentivi rinnovabili, interviene l’Autorità per l’energia

  • 2 Aprile 2012

Con l'ultimo aggiornamento delle tariffe energetiche, l'Aeeg manda un segnale esplicito al Governo affinché intervenga sul peso delle rinnovabili in bolletta e sul sistema elettrico. A fine anno si raggiungeranno i 10 miliardi di incentivi. Gli ultimi dati diffusi dall'Auttorità.

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In uno dei momenti più decisivi per il futuro delle rinnovabili italiane – mentre circolano bozze provvisorie di un quinto conto energia fotovoltaico e decreto per gli incentivi alle altre – scende in campo anche l’Autorità per l’energia elettrica e il gas. Lo ha fatto venerdì nel comunicare l’ultimo aggiornamento delle tariffe energetiche: +1,8% sul gas e + 5,8% sulla bolletta elettrica (vedi allegato).

L’aumento del 5,8% dell’energia elettrica da aprile – sottolinea l’Aeeg – non comprende l’aggiornamento per gli incentivi diretti alle fonti rinnovabili e assimilate che pesano per un ulteriore 4% circa sulla bolletta (la c.d. componente A3), solo a fine aprile, si legge, la bolletta verrà aggiornata per comprendere anche questo aumento. Uno stand by che è un segnale esplicito al Governo a intervenire sul peso degli incentivi alle rinnovabili: “L’Autorità ha ritenuto di applicare alle bollette elettriche questo ulteriore aggiornamento solo a fine aprile, a garanzia dei diritti acquisiti”.

“Occorre – sottolinea il direttore dell’Authority Guido Bortoni – creare le condizioni per reinserire la programmazione degli incentivi in un percorso di coerenza generale a tutela sia dei consumatori che dei soggetti attivi nella green economy. Bisogna tenere conto che alcuni obiettivi previsti dalla programmazione degli incentivi sono stati raggiunti già quest’anno, quando l’insieme degli incentivi alle rinnovabili/assimilate supererà i 10 miliardi di euro, con una spesa diretta di oltre 70 euro a famiglia, più i costi indiretti indotti nel sistema elettrico e nel mercato. Infatti, nell’aumento del 5,8% delle bollette elettriche l’effetto indiretto delle rinnovabili intermittenti vale circa il 40%”.

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