Manovra, le proposte di Clini su ambiente e green economy

  • 2 Dicembre 2011

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Promozione delle tecnologie verdi, promozione delle tecnologie "verdi", rifinanziamento del fondo per Kyoto, sgarvi fiscali per chi investe in rinnovabili in aree industriali da bonificare e altro ancora. Il ministro dell'ambiente presenta le sue proposte per la manovra.

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Il ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha presentato due proposte, su ambiente e crescita e prevenzione idrogeologica, nell’ambito del pacchetto di provvedimenti che il governo assumerà a partire dal Consiglio dei ministri di lunedì prossimo.

Lo riferisce un comunicato del ministero.

Tra i punti previsti in materia di “politiche e misure ambientali per la crescita”, il ministero indica un piano nazionale per “la manutenzione, la sicurezza e la revisione degli usi del territorio”, sostenuto da un fondo permanente, e anche la promozione delle cosiddette “tecnologie verdi” sia col rifinanziamento del fondo per il Protocollo di Kyoto sulla lotta alle emissioni a effetto serra, che con i proventi della vendita dei permesssi di emissione Ue e con non meglio specificati “incentivi fiscali”.

Il ministero punta anche, tra gli altri punti, sul “recupero e la valorizzazione delle aree industriali dismesse soggette a bonifica ambientale… per insediamenti finalizzati prioritariamente alla produzione e all’uso delle fonti rinnovabili” o per il rimboschimento, con incentivi fiscali per le imprese che investono.

Nel comunicato non è indicato il rinnovo della detrazione fiscale del 55% per la riqualificazione energetica, che Clini sostiene. Ma un portavoce del ministro ha dichiarato che non si tratta di una “nuova misura” e che l’impegno resta confermato.

Il ministro, dice il comunicato, ha anche presentato uno schema di decreto legge con misure di carattere fiscale, finanziario e amministrativo “a favore delle aree colpite dagli eventi calamitosi” di dissesto idrogeologico, e che introduce “politiche di prevenzione per la difesa del suolo“.

Tra i provvedimenti previsti, la deroga al patto di stabilità per gli enti locali per interventi “immediatamente successivi agli eventi” catastrofici, credito di imposta a favore dei privati che finanziano “interventi di mitigazione del rischio idraulico” e sanzioni agli amministratori che dirottano i fondi previsti per la tutela del territorio su altre voci di spesa.

 

(da comuncato Minambiente e Reuters)

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