In dieci anni quadruplicata l’energia da biomasse

La potenza da impianti alimentati a biomasse è cresciuta in Italia ad un tasso annuo di quasi il 15% nell'ultimo decennio. La produzione di energia di quasi il 18%. Oggi le biomasse pesano per l'11% della produzione elettrica da rinnovabili e per il 2,6% di quella complessiva. L'ultimo rapporto GSE fornisce una fotografia del settore.

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Dagli impianti a biogas ai rifiuti solidi urbani biodegradabili, passando per il cippato di legno e gli olii vegetali. Quello della produzione elettrica da biomassa è un mondo variegato. Si tratta di fonti che in alcuni casi non possono essere considerate sostenibili, si pensi al caso dell’olio di palma, ma che, se gestite nella maniera corretta, possono avere un ruolo determinante nel mix energetico: la loro produzione modulabile e non aleatorea si integrerebbe benissimo con quella discontinua e non programmaile di solare ed eolico, permettendo così di abbandonare progressivamente le fonti fossili. Una fotografia esauriente sul mondo della produzione elettrica da biomasse in Italia la fornisce l’ultimo rapporto statistico pubblicato dal Gestore dei Servizi Energetici – GSE (vedi allegato).

Grazie anche alla redditività garantita da incentivi come la tariffa omnicomprensiva, valida per gli impianti sotto il megawatt di  potenza, i certificati verdi e il CIP6, il ruolo di queste fonti sta crescendo. Tra il 1999 e il 2009 questi impianti sono cresciuti con un tasso medio annuo del 10,4% per numerosità e del 14,8% per quanto riguarda la potenza installata.

Al 31 dicembre 2009 in Italia erano 419 gli impianti a biomassa, con 2.019 MW di potenza installata e una produzione che ha raggiunto i 7.631 GWh: una buona fetta (l’11,1%) della produzione rinnovabile e il 2,6% della produzione totale di energia elettrica. Se il numero di centrali (grafico sotto) nel decennio è aumentato del 19%, la potenza efficiente lorda è cresciuta di quasi il 30%: la taglia media degli impianti è passata dai 3,2 MW del 1999 a 4,8 MW di fine 2009. Più piccoli e numerosi gli impianti a biogas che hanno una potenza media di 1,4 MW.

La produzione totale negli ultimi 10 anni (grafico sotto) è aumentata del 410% con un tasso di crescita medio annuo del 17,7%; dal 2008 al 2009 è stato di oltre il 27%. La spinta si evidenzia in particolar modo per le biomasse solide e nel periodo compreso tra il 2001 e il 2004, in concomitanza con l’avvento dei meccanismi di incentivazione. Compresi i rifiuti urbani, le biomasse solide pesano per il 62% del totale della potenza installata e nel 2009 hanno prodotto circa oltre 4.400 GWh (senza contare la frazione non biodegradabile dei rifiuti, stimata convenzionalmente al 50% del totale da RSU).

Biogas e biocombustibili liquidi (principalmente olii vegetali) hanno invece prodotto rispettivamente circa 1.700 e 1.400 GWh. Se, tra il 1999 e il 2009, la produzione da biogas aumenta ad un tasso medio annuo del 11,6%, cresce di più quella da rifiuti solidi urbani biodegradabili pari al +17,3% e da biomasse solide +17,0% (non fa testo la produzione da liquidi sviluppatasi soprattutto tra 2008 e 2009).

A differenza di altre fonti rinnovabili, gli impianti a biomasse sono presenti in tutte le Regioni italiane seppur con una concentrazione diversa. Oltre il 50% della potenza installata è localizzata in sole tre Regioni, la Lombardia, l’Emilia Romagna e la Campania; la Lombardia possiede circa il 21% degli impianti e il 23% della potenza installata rispetto all’intero territorio nazionale. Una diffusione rilevante si registra anche in Emilia Romagna, 15% degli impianti e 18% della potenza installata, e Campania, rispettivamente 4% e 10%.

Interessante anche il confronto con il resto d’Europa. Nell’Europa dei 15 la produzione da biomasse rappresenta il 18,8% della produzione da fonti rinnovabili. Al primo posto la Germania: dei 100,3 TWh prodotti in Europa nel 2009, il 33,8% appartiene viene da lì. Seguono con percentuali intorno all’11%, Regno Unito e Svezia. L’Italia si colloca al 5° posto contribuendo con il 7,6% della produzione da biomasse. .Anche per quel che riguarda il peso relativo delle biomasse sulla produzione (grafico sottostante) il nostro paese è inferiore ai valori dell’UE15, si colloca infatti all’11° posto rispetto alla produzione da rinnovabili e al 10° rispetto alla produzione lorda totale di energia elettrica.

 

 

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