Assosolare: le stime GSE sono esagerate

  • 3 Febbraio 2011

Per l'associazione di categoria sarebbero imprecise le stime di comunicazione 'fine lavori' di 55000 impianti per 4 GW. Lo spiega con alcune cifre relative al mercato dei moduli e al giro d'affari 2010. Chiede un tavolo per il quarto e imminente conto energia.

ADV
image_pdfimage_print

La comunicazione del GSE relativa agli impianti fotovoltaici che avranno diritto alle tariffe 2010 secondo la legge “Salva Alcoa” (circa 4000 MW per 55mila richieste) continua a provocare reazioni e fibrillazione in tutto il settore.
L’ultima presa di posizione è dell’Assosolare, associazione del fotovoltaico, che ha scritto alla Commissione Industria al Senato, argomentando perché le stime GSE oltre ad essere esagerate siano anche foriere di inutili allarmismi (comunicato stampa del 3 febbraio). L’associazione di categoria fornisce a questo scopo una dimensione quantitativa del mercato dei moduli in Italia.
Per Assosolare infatti “le importazioni di pannelli FV da Paesi extra UE si attestano a circa 2 GW, che sommati alla produzione nazionale (circa 0,6 GW) e alle importazioni dall’UE (Germania e Spagna) pari a 0,8 GW porterebbero a 3,4 GW la potenza totale del mercato in Italia nel 2010”. “Se si considera che la potenza degli impianti connessi alla rete nel 2010 (quelli cioè non riconducibili alla legge 129/2010) sono circa 1,85 GW – spiega l’associazione – rimarrebbe una potenza di appena 1,55 GW di pannelli disponibili per l’installazione, quindi molto meno della metà dei 4 GW stimati dal GSE in base alle dichiarazioni di fine lavori ricevute al 31 dicembre”.

Rispetto alla probabile dimensione economica del mercato, che ad Assosolare risulta essere pari a circa 7 miliardi di euro, le realizzazioni del 2010 (1,85 GW realmente connessi più i presunti 4 GW della legge 129/10) porterebbero il giro degli investimenti ad oltre 20 miliardi. “Ma di queste cifre – dice l’associazione nel suo comunicato – né i grandi installatori, né le banche né le assicurazioni sembrano avere evidenza: in particolare, come appreso da Assosolare, considerato anche il primo conto energia, ad oggi i finanziamenti in project e leasing da parte delle banche per tutti i progetti raggiungono a malapena il miliardo di euro”.

Secondo Assosolare, le banche già a giugno 2010 avevano rinunciato a firmare contratti per ulteriori impianti di grandi dimensioni: questo rende improbabile un’impennata degli impianti di grossa taglia rientranti nel Decreto Salva Alcoa, necessari per giustificare i 4 GW stimati dal GSE.
La taglia media degli impianti ad oggi in esercizio è di 20,04 kWp, mentre la taglia media degli impianti dei 4 GW addizionali stimati dal GSE è pari a 72,72 kWp, un dato oltre 3 volte superiore e che appare “fuori scala” da un punto di vista statistico, afferma Assosolare.

Riguardo ai costi per il sistema da imputare al fotovoltaico, Assosolare vorrebbe avviare quanto prima un tavolo di lavoro con il governo per parlare del quarto Conto Energia, visto che il terzo appena partito potrebbe durare meno dei tre anni previsti, che rappresentavano già un periodo breve per stimolare gli investimenti nel medio-lungo termine”.

Assosolare nel suo comunicato non accenna però ad una rivisitazione verso il basso delle tariffe anche alla luce del forte crollo dei prezzi dei sistemi, ma tiene a precisare che “ogni valutazione relativa al costo del fotovoltaico va ricontestualizzata tenendo conto anche dei ritorni fiscali per lo Stato e per gli Enti Locali, della leva occupazionale positiva che il comparto sta generando in controtendenza con lo stallo del mercato occupazionale, del positivo impatto sull’ambiente, della riduzione delle importazioni di idrocarburi e, conseguentemente, della riduzione degli esborsi dello Stato in relazione alle quote di CO2”.

 

 

3 febbraio 2011

 

 

 

ADV
×