La sfida delle rinnovabili termiche. Silvestrini a Ecoradio

Quando consideriamo gli obiettivi delle rinnovabili al 2020 non dobbiamo pensare solo alle rinnovabili elettriche. Sul versante delle rinnovabile termiche l'Italia dovrà quintuplicare la sua produzione e per questo serviranno chiari strumenti di incentivazione finora non ancora sviluppati. L'opinione di Gianni Silvestrini a Ecoradio.

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Nel 2009 l’Italia è risultata nel mondo seconda per installazioni di fotovoltaico con oltre 750 MW e sesta nell’energia eolica. Se però volgiamo uno sguardo all’obiettivo europeo del 2020, che per l’Italia implica il raggiungimento di una quota del 17% dei consumi finali grazie alle fonti rinnovabili contro il 5% circa del 2005, ci accorgiamo di come possa risultare conveniente economicamente puntare sulle rinnovabili termiche.
In effetti il position paper del Governo Italiano già un paio di anni fa prevedeva di raddoppiare il potenziale di elettricità verde e considerava addirittura di quintuplicare quello per le rinnovabili termiche.

Per quanto riguarda questa tipologia di energie rinnovabili esistono molteplici meccanismi di incentivazione spesso non adeguati al raggiungimento dell’ambizioso obiettivo 2020. Sarà allora importante riflettere a livello nazionale e regionale (vedi burden sharing) su questo aspetto per dare un’adeguata rilevanza e organicità agli strumenti di incentivazione per la parte termica delle rinnovabili.

L’opinione di Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club e QualEnergia, a Ecoradio.

  

7 aprile 2010

 

 

 

 

 

 

 

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