Evitare il vuoto del post-Kyoto. Silvestrini a Ecoradio

Riprende il negoziato internazionale per il clima. Necessario trovare un accordo che coinvolga tutti entro il 2011. Tra i fattori chiave del successo ci sono la politica interna di Obama su energia e clima e la spinta della green economy. L'opinione di Gianni Silvestrini ad Ecoradio.

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Ascolta audio (durata: 2′ 18”)

 

Ad aprile e a giugno a Bonn si svolgeranno i primi meeting internazionali in cui si discuterà di come applicare l’Accordo di Copenhagen e di come arrivare al prossimo appuntamento della Cop in Messico.

Yvo De Boer dell’esecutivo dell’UNFCCC ritiene che si possa raggiungere un accordo per tutti i paesi nel 2011 in Sud Africa, evitando così di lasciare un vuoto nel post-Kyoto, cioè dal 2013.

Un ruolo chiave lo giocherà Barack Obama, rafforzato dal successo della riforma sanitaria, e che avrà ora il tempo di impegnarsi per la riforma energetica e sulla legge per il clima. Le resistenze sono notevoli e l’impresa resta complessa, ma anche in un periodo di forte crisi si è visto come sia cresciuta la green economy, un fattore determinante per far spingere tutta la comunità mondiale nella direzione di nuova economia low carbon.

L’opinione a Ecoradio di Gianni Silvestrini, direttore scientifico QualEnergia e Kyoto Club.

 

31 marzo 2010 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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