L’Italia dell’eolico non si ferma

Aumenta del 30% la potenza eolica totale installata nel nostro paese: 1.114 MW nel 2009 per un dato cumulativo di 4.850 MW. Si consolida il nostro 3° posto in Europa e il 6° nel mondo. La nota negativa è che siamo in gran parte importatori di tecnologie e abbiamo un quadro normativo ancora da completare, oltre ad avere carenze dal punto di vista formativo e informativo.

ADV
image_pdfimage_print

Secondo dati ormai pressoché ufficiale il settore eolico italiano ha superato anche nel 2009 il suo precedente record di installazioni. Infatti, la potenza installata è stata nell’anno appena conclusosi è di 1.114 MW, contro i 1.003 del 2008. A fine 2009, quindi la potenza eolica totale effettivamente operativa nel nostro paese è di 4.850 MW, con un incremento annuale del 30% del parco eolico italiano, un dato molto significativo visto l’acuto periodo di crisi economica e finanziaria (grafico).

Per quanto riguarda la produzione elettrica si stima che la producibilità da fonte eolica sia di circa 6,7 TWh/anno, equivalenti ad oltre il 2,1% del consumo interno lordo di elettricità.

Secondo l’analisi di Luciano Pirazzi dell’Enea, che monitora da anni il mercato dell’energia dal vento nazionale, il numero di aerogeneratori oggi in funzione è di 4.237 unità; solo quest’anno ne sono stati installati 652 (grafico). Come si può notare dal grafico, la potenza media unitaria delle macchine eoliche sul totale installato è passata dai 521 kW del 2000 a 1.144 kW a fine 2009. La media della potenza unitaria delle sole turbine eoliche installate nel 2009 è addirittura di 1.715 kW (nel 2000 era di 648 kW).

Pirazzi, intervistato da Qualenergia.it, spiega che “il mercato italiano ha mostrato ancora una volta la sua vivacità, anche in un periodo difficile come quello attuale, ribadendo la fattibilità tecnico-economica dell’eolico in Italia”. “Tutto ciò – secondo l’esperto Enea – nonostante le incertezze che accompagnano i procedimenti autorizzativi e l’inadeguatezza del processo informativo da parte dei media e formativo da parte delle Amministrazioni Pubbliche che, soprattutto a livello regionale e locale, soffrono loro stesse di carenze conoscitive preoccupanti in materia energetica in generale e in tema di rinnovabili ed eolico in particolare”.

Tra gli operatori industriali si consolida la leadership di Vestas, le cui macchine sono presenti nel paese per una potenza di circa 2.170 MW, pari al 44,7% del totale. Seguono le turbine Gamesa (circa 901 MW) per una quota del 18,6% ed Enercon (circa 680,7 MW) con una quota del 14% (grafico). Nel 2009 una notevole diffusione sul territorio italiano hanno avuto anche gli aerogeneratori Nordex con 166 MW installati. I produttori nazionali di aerogeneratori sono ancora presenti in numero molto limitato, soprattutto nella taglia media-grande, dove finora solo Leitwind ha iniziato ad operare sul mercato nazionale ed estero, con prospettive molto interessanti (ha realizzato anche uno stabilimento in India per il mercato asiatico).

Per quanto riguarda i produttori di energia da fonte eolica, diverse sono le presenze di importanti di società private come International Power, IVPC, FRI-EL, Enel Green Power, EDENS, E-ON, a cui nel tempo si sono aggiunte società di vario genere tipo Veronagest, Erg-Renew, Greentech, Fortore Energia, Tozzi Sud, Moncada e altre ancora.

Vediamo anche quali sono le ricadute sociali, occupazionali ed economiche connesse allo sviluppo dell’eolico, un tema ancora poco conosciuto. “Pochi sanno che nel settore sono coinvolte in Italia circa 20.000 unità lavorative, comprensive di figure professionali molto elevate”, afferma Luciano Pirazzi. “Inoltre – aggiunge Pirazzi – l’industria dell’indotto, componenti di aerogeneratori e attività e sviluppo, progettazione e produzione di sistemi per le centrali eoliche, opera talvolta anche in ambito internazionale con benefici occupazionali ed economici evidenti, anche se quest’ultima voce è difficilmente quantificabile, ma con un giro d’affari complessivo superiore già oggi a un miliardo di euro all’anno”.

La distribuzione della tecnologia eolica ovviamente rimane concentrata soprattutto nell’Italia meridionale e insulare (immagine). La Puglia, così come nel fotovoltaico, ha il primato tra le Regioni italiane con 1.158 MW totali. Seguono la Sicilia (1.116 MW), la Campania (809 MW) e la Sardegna (585 MW). Da rilevare il primato di potenza eolica installata nel 2009 in Calabria: 212 MW.

Le statistiche eoliche per il 2009 sono in linea con gli obiettivi settoriali per il 2020, come hanno spiegato in loro comunicato le associazioni Anev, Aper e Ises Italia. Si viene a consolidare anche il dato del 2008, tanto che l’Italia resta nel settore il terzo Paese in Europa e il sesto nel mondo, “nonostante ancora non sia stato definitivamente completato il quadro normativo del settore (Autorizzazione Unica, Ripartizione dell’obbligo tra le Regioni, Linee Guida e adeguamento delle infrastrutture energetiche)”.
Questi interventi vengono richiesti urgentemente al Governo dalle associazioni che ritengono che un processo di questo tipo “consentirebbe di sfruttare il reale potenziale eolico nazionale stimato in oltre 16.000 MW, e il suo raggiungimento con una maggiore efficienza, funzionalità e trasparenza”.

 

LB

 

18 gennaio 2010

 

ADV
×