I consumi del grattacielo Intesa San Paolo a Torino

  • 13 Ottobre 2009

CATEGORIE:

Le disposizioni della Regione Piemonte sul rendimento energetico nell'edilizia fissano a 11,5 kWh/m3 il limite annuo per il riscaldamento di un edificio. Il grattacielo Intesa San Paolo consumerebbe 30,91 kWh/m3/anno per il riscaldamento: quasi il triplo del limite regionale. Un articolo di Giuseppe Iasparra pubblicato su Eco dalle Città.

ADV
image_pdfimage_print

Il consumo energetico degli edifici è un argomento d’attualità. Il 1° ottobre 2009 è entrato in vigore in Piemonte il regolamento che istituisce l’Attestazione di certificazione energetica degli edifici. Un edificio viene classificato secondo classi di riferimento, in base al fabbisogno di energia espresso in kilowattora per metro quadro di superficie utile per anno (kWh/m2).

Tuttavia, nella fase di avvio della normativa regionale, il parametro di valutazione comprende esclusivamente la somma dell’indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale e quello per la produzione dell’acqua calda sanitaria. Tenendo conto delle caratteristiche tecniche del progetto del grattacielo Intesa San Paolo a Porta Susa, la Regione Piemonte fissa il fabbisogno energetico annuo per il riscaldamento in 11,5 kWh/m3 (Disposizioni in materia di rendimento energetico nell’edilizia della Regione Piemonte – Allegato 3 tab. 2). Secondo gli unici dati disponibili riguardanti il grattacielo Intesa San Paolo, il consumo per il riscaldamento sarebbe di 30,91 kWh/m3/anno (i dati presentati nel 2008 in Australia durante il World SB08 di Melbourne). In base a questi cifre i consumi energetici per il riscaldamento del nuovo centro direzionale Intesa San Paolo risulterebbero quasi tripli rispetto ai limiti regionali.

Altri dati sui consumi energetici del grattacielo sono presenti nella Verifica di assoggettabilità a V.I.A del grattacielo Intesa San Paolo presentata al Comune di Torino nel giugno 2009 (studio realizzato da Renzo Piano Building Workshop, SisTer – Sistemi Territoriali e Studio Inarco). Il 21 settembre 2009 il Comune di Torino ha però sospeso i termini della fase di verifica della procedura di valutazione d’impatto ambientale.

Nel documento (pag. 267 – tab. 45) vengono indicati i consumi di risorse energetiche del grattacielo Intesa San Paolo, indicando i consumi derivanti da fonti rinnovabili e non. I consumi totali del grattacielo in fase d’uso corrispondono a 1.875,23 (MegaJoule/metroquadro/anno).
Trasformando il dato all’unità di misura convenzionale, kilowattora/m2/anno (1.0 kWh = 3.6 MJ), si ottiene un consumo annuale pari a 520 kWh/m2/anno. Escludendo dal conteggio i consumi derivanti da risorse rinnovabili (non considerati nel calcolo della certificazione energetica degli edifici) i consumi del grattacielo sono pari a 367 kWh/m2/anno. Si tratta però di consumi complessivi che includono molte altre voci oltre al riscaldamento invernale.

Bisognerebbe comprendere come viene calcolato il totale di 367 kWh/m2/anno rispettando i limiti di legge per il riscaldamento. Il dettaglio sui consumi energetici del grattacielo Intesa San Paolo dovrebbe essere contenuto all’interno dell’Allegato XI citato nella Verifica di assoggettabilità a VIA. Il documento però non è disponibile on-line e il gruppo Intesa San Paolo, contattato da Eco dalle Città, afferma che l’allegato non può essere diffuso in quanto si tratta di dati ancora riservati.

Giuseppe Iasparra
articolo pubblicato su Eco dalle Città il 6 ottobre 2009

13 ottobre 2009

Potrebbero interessarti
ADV
×