Efficienza, volano dell’economia californiana

  • 23 Ottobre 2008

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L'efficienza energetica può essere un propulsore dell'economia. Uno studio sulla California, dove le politiche per l'efficienza, in vigore da 35 anni, hanno fatto e faranno molto per reddito e lavoro.

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Arriva da un’esperienza consolidata al di là dell’oceano un altro argomento che smentisce chi considera gli sforzi per ridurre le emissioni un costo  anziché un’opportunità economica e occupazionale. “Energy Efficiency, Innovation, and Job Creation in California” è uno studio appena pubblicato di David Roland-Holst, un economista di Berkley, che analizza le conseguenze economiche nello Stato dell’ovest delle misure per l’efficienza energetica, che lì si sono adottate già alla fine degli anni ’70. Nel report si fa anche una previsione dell’impatto che avranno i provvedimenti che si stanno per introdurre.

La domanda di energia elettrica in California è attualmente di circa il 40% inferiore rispetto alla media nazionale statunitense. Negli ultimi 35 anni, rileva lo studio, le politiche di efficienza energetica hanno creato 1,5 milioni di posti di lavoro, producendo reddito per oltre 45 miliardi di dollari e fatto risparmiare sulle bollette altri 56 milardi. Se la California non si fosse mossa nella direzione dell’efficienza energetica da oltre trent’anni, rileva l’economista, ora sarebbe molto più vulnerabile di fronte alla crisi economica.

Un ulteriore incremento dell’efficienza energetica dell’1% annuo, così come viene proposto dalle leggi che entreranno in vigore tra due mesi, farebbe aumentare il prodotto interno lordo dello stato californiano di circa 76 miliardi di dollari, creerebbe reddito per 48 e darebbe lavoro a circa 403mila persone.

La differenza fondamentale tra spendere i propri soldi in efficienza energetica, anziché in fonti fossili, è che la filiera delle tecnologie per l’efficienza e le rinnovabili è più distribuita e ha un’effetto moltiplicatore sulla creazione di posti di lavoro. “Un dollaro speso in efficienza e rinnovabili – spiega un altro economista di Berkley, Daniel Kammen – crea da 3 a 5 volte più lavoro dello stesso dollaro speso in investimenti sulle fonti fossili; allo stesso modo riciclare i rifiuti crea 10 volte più posti di lavoro che smaltirli in discarica”.

GM

23 ottobre 2008
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