Nel report – realizzato dal Dipartimento dei trasporti americano, dall’Agenzia europea per il controllo del traffico aereo (Eurocontrol) e dalla Manchester Metropolitan University – si legge che dal 2000 al 2025 aumenterà il numero di persone esposte all’inquinamento acustico da aerei e l’ossido di azoto rilasciato in alta quota triplicherà, ma ciò che impressiona sono soprattutto le stime sulle emissioni di CO2.
Per Jeff Gazzard di Aviation Environment Federation, l’organizzazione che ha portato il report all’attenzione del pubblico, queste cifre dimostrano che le emissioni del settore aereo rischiano di vanificare tutti gli obiettivi di riduzione della CO2 di tutti gli altri settori, anche perché i gas serra rilasciati ad alta quota hanno un potere climalterante doppio rispetto a quelli prodotti al livello del mare.
E le emissioni del trasporto internazionale, alle quali proprio nell’ultimo grande incontro sui cambiamenti climatici, a Bali, si era proposto di imporre limiti da rispettare, sono entrate decisamente nel dibattito sulla lotta al global warming.
La nuova autorità andrebbe ad aggiugersi agli sforzi delle due agenzie Onu già esistenti, la ICAO, che si occupa di aviazione e la IMAO, che invece regola il trasporto marittimo; agenzie, che per i fautori della nuova proposta non stanno facendo abbastanza per ridurre le emissioni. Di provvedimenti concreti per tagliare i gas serra, infatti, dalle due agenzie ancora non se ne sono visti, anche se l’ICAO lo scorso settembre ha approvato una risoluzione per sviluppare uno schema di emission trading in vista del prossimo summit sui cambiamenti climatici di Copenhagen 2009.
Per ora l’unico meccanismo proposto per mitigare l’impatto sul clima dei trasporti internazionali è quello avanzato dall’Unione europea che però non è stato adottato da altre nazioni: prevede che le compagnie aeree europee aderiscano allo schema di emission trading comunitario nel 2012. Se altre nazioni aderissero all’iniziativa, le loro line aeree dovrebbero comperare “carbon credits” per i voli da e per l’Unione europea, pena sanzioni.
GM