Case efficienti, incentivi fino al 2010

  • 11 Aprile 2008

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Firmati i decreti attuativi con cui si prorogano fino al 2010 gli incentivi fiscali del 55% per interventi di efficenza energetica nelle abitazioni. Le novità rispetto all'anno scorso.

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Sgravi fiscali, validi fino al 2010, per chi migliora l’efficienza energetica della propria casa. Sono stati firmati il 9 aprile dal Ministero per lo Sviluppo Economico i decreti attuativi della Finanziaria 2008 in materia. Gli incentivi al risparmio energetico, introdotti già nel 2007, sono stati confermati e in parte estesi, per il prossimo biennio. Da qui al 2010, nella dichiarazione annuale dei redditi (in pratica fino a quella che faremo a maggio 2011) si potrà detrarre il 55% di tutte le spese sostenute per risparmiare energia nella propria abitazione e fino a 200 € se si acquista un frigorifero ad alta efficienza.

Per quanto riguarda le ristrutturazioni, il cui accesso agli incentivi è legato alla garanzia che siano raggiunti determinati livelli di efficienza energetica, gli interventi ammessi agli sgravi fiscali sono: la sostituzione di caldaie inefficienti, l’isolamento termico delle pareti e delle coperture, la sostituzione dei serramenti, l’installazione di pannelli solari per l’acqua calda e altri interventi di efficienza energetica che riguardano anche tutto l’edificio. Le spese per questi interventi possono essere ammortizzate in pochi anni e in presenza della detrazione fiscale diventano ancora più convenienti.

Ecco le novità più significative: per la sostituzione delle vecchie caldaie è previsto l’utilizzo, oltre delle caldaie a condensazione (che sono quelle a più alto rendimento oggi disponibili), anche di altri generatori, quali le pompe di calore a gas o elettriche, che hanno un rendimento anche superiore alle caldaie a condensazione. Per gli interventi più semplici, quali la sostituzione delle finestre in singoli alloggi e l’installazione di sistemi solari termici per la produzione dell’acqua calda, procedure burocratiche semplificate: formulari informativi più snelli e certificazione energetica facoltativa, non sarà più necessario per presentare le carte avvalersi di un tecnico abilitato. Altra novità importante, specie per chi dichiara redditi bassi, la detrazione delle spese sostenute (al 55%) potrà essere ripartita, non più solo in 3 anni, ma in un numero di anni variabile da 3 a 10, a scelta del contribuente che può quindi commisurare la quota annuale al proprio reddito.

“Con queste misure – recita il comunicato stampa del Ministero per lo Sviluppo Economico con cui si informa della firma dei decreti – l’Italia si conferma il Paese europeo che rende disponibili per i suoi cittadini il più alti incentivi nazionali per l’efficienza energetica e per le fonti rinnovabili gli incentivi più facilmente accessibili alle famiglie con reddito più basso”.

Lo stesso Ministero propone un esempio applicativo:
Se una famiglia sostituisce la propria caldaia autonoma con una nuova a condensazione potrà beneficiare di una riduzione della sua bolletta energetica di circa 300 € all’anno. Pagherà per tre anni 550 € in meno di tasse all’anno, ipotizzando dati medi climatici e dimensionali e un costo della caldaia di 3.000 €, di cui il 55% è 1650 €. Uno stesso intervento in un condominio, abbinato ad un sistema di contabilizzazione del calore, nelle medesime condizioni medie, può portare ad una riduzione dei consumi di oltre il 30%.

Infine, ancora in cantiere, altre misure, come quelle che favoriranno le decisioni assembleari per la realizzazione di lavori di riqualificazione energetica; l’eliminazione di adempimenti burocratici per l’installazione di pannelli solari e fotovoltaici se in aderenza alle falde del tetto e le deroghe alle distanze tra gli edifici e alle altezze per interventi di isolamento termico dell’involucro.

11 aprile 2008

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