Energia dalla terra per IKEA

  • 3 Aprile 2008

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Un impianto con 272 sonde geotermiche sarà realizzato per l'Ikea di Parma. Il più grande impianto geotermico privato in Europa. Un investimento che verrà recuperato nel medio periodo grazie ai risparmi nei consumi per riscaldamento e raffrescamento.

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Il nuovo negozio IKEA di Parma, che sorgerà in località Ugozzolo, sarà alimentato da un impianto geotermico costituito da 272 sonde che arriveranno a 150 metri di profondità nel suolo. In Europa sarà il più grande impianto a pompe di calore geotermiche mai realizzato. Sfrutterà l’inerzia termica del terreno consentendo una riduzione dei consumi energetici per riscaldare e raffreddare il grande magazzino in funzione delle differenti necessità climatiche. Le tubazioni a circuito chiuso, al cui interno scorre un fluido termovettore, avranno un’estensione di circa 9.000 m2.

Questo sistema di geoscambio rappresenta un investimento rilevante che verrà recuperato nel medio-lungo termine grazie alla riduzione dei consumi energetici del negozio. L’impianto permetterà inoltre di evitare l’emissione in atmosfera di circa 1.200 tonnellate di CO2.

In aggiunta l’IKEA di Parma utilizzerà le migliori tecnologie per ridurre al minimo il fabbisogno energetico: sarà il primo in Italia ad utilizzare un nuovo tipo di illuminazione commerciale, prevedendo l’installazione di nuovi faretti a basso consumo in sostituzione di quelli alogeni, con una riduzione dei consumi elettrici pari a circa 300.000 kWh annui.
Il nuovo negozio IKEA di Parma sarà inaugurato alla fine dell’estate, mentre per la realizzazione dell’impianto di geoscambio occorrerà attendere la fine di novembre.

Un altro esempio di utilizzo di pompe di calore geotermiche è nel nuovo negozio IKEA di Corsico (MI) dove, sotto una parte del parcheggio, è stato progettato un sofisticato impianto di geoscambio che climatizza gli ambienti in base alle esigenze stagionali.
La strategia ambientale di IKEA ha come obiettivo la riduzione del 25% dei consumi energetici rapportati alle vendite. Il passo intermedio (entro il 2009) prevede che tutti i negozi dovranno consumare energia per almeno il 60% da fonti rinnovabili e ridurre i propri consumi del 15%.

3 aprile 2008

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