Parte dalla semplice constatazione che le donne controllano l’80% degli acquisti domestici per i quali c’è possibilità di scelta. Ogni ecomamma si preoccupa quindi di mettere in pratica i principi ispiratori del movimento innanzi tutto a casa propria, poi nelle scuole frequentate dai figli, e solo partendo da questa base cerca di diffondere altrove una moderna coscienza ambientale.
Insomma, le ecomamme si preoccupano di interventi minuti, ma fattibili. Installazione di lampade fluorescenti compatte; congegni per minimizzare i consumi energetici durante gli stand-by della moltitudine di apparati elettrici presenti in ogni casa americana; uso dell’automobile solo per il minimo indispensabile, cercando sempre di mantenere la velocità ottimale dal punto di vista dei consumi di carburante; i lunch per figli da consumare a scuola preparati per quanto possibile “waste-free”; un controllo costante sui prodotti utilizzati nelle scuole frequentate dalla prole; scelta di prodotti privi di componenti tossici per la pulizia, l’igiene personale e il trucco; acquisto di mobili a basso contenuto di formaldeide; mangiare per quanto possibile cibi prodotti localmente, in modo da minimizzare i consumi energetici per il loro trasporto; ridurre di almeno il 10% i rifiuti; usare l’irrigazione goccia a goccia per il giardino Per chi conosce le abitudini americane, abbassare il termostato in modo da obbligare i familiari a indossare un maglione quando sono in casa, è atto quasi eversivo.
Un’attenzione particolare viene rivolta ai giocattoli dei propri figli, sia quando si acquistano, sia al momento di dismetterli. Fra le ecomamme è oramai prassi consolidata regalarli a qualcun altro in occasione di compleanni e il riuso va avanti finché il giocattolo non è più fruibile.
Non tutto, ovviamente, fila liscio. La presenza di un SUV davanti alla casa di una delle affiliate è causa di non rare controversie, come la scelta fra conservare ancora per qualche anno i muri tinteggiati con composti organici volatili e sostituirli subito con prodotti ecocompatibili.
Nelle famiglie meno abbienti o dove il marito non è abbastanza convinto delle scelte della moglie, l’acquisto di cibi da agricoltura ecologica, più costosi, crea spesso dissensi familiari, talvolta di una certa gravità.
Tuttavia il movimento delle ecomamme è in crescita e ogni giorno aggiunge un tassello al percorso verso una società ambientalmente più sostenibile. Le protagoniste di questo microambientalismo non si occupano di politica, ma hanno un testo di riferimento: An Inconvenient Truth di Al Gore. E un portale che frequentano molto, Ask Umbra, redatto da un’unica persona.
G.B. Zorzoli
27 febbraio 2008