Sì al tram di Firenze

  • 15 Febbraio 2008

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Il nostro portale Qualenergia.it aderisce alla campagna per il NO al referendum che vorrebbe rimettere in discussione le due nuove linee del tram di Firenze. Si vota domenica 17 febbraio.

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Il nostro portale Qualenergia.it aderisce alla campagna per il NO al referendum che vorrebbe rimettere in discussione le due nuove linee del tram. Per aderire inviate una mail a [email protected]
Si voterà domenica 17 febbraio 2008. Riportiamo una parte del comunicato del Comitato per il NO all’abrogazione della Tramvia di Firenze.

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La qualità della vita e il benessere sono associati alla disponibilità di un sistema di trasporto sicuro, affidabile, comodo e rapido. Firenze soffre invece di quella sindrome che vede ogni giorno auto in fila, ferme o quasi, ma con il motore acceso a consumare carburanti sempre più costosi e ad emettere inquinanti, spesso con una sola persona in abitacolo. Molti di questi automobilisti sono pendolari che non usano i mezzi di trasporto pubblici perché li ritengono inefficienti.
La tramvia sarà parte della soluzione a questa crisi della mobilità, insieme ad una diversa organizzazione delle linee degli autobus dell’Ataf e ad un potenziato servizio ferroviario regionale e metropolitano, integrato da nuovi parcheggi scambiatori, da un sistema di nuove piste ciclabili e dalla pedonalizzazione di nuove aree della città compresa la ztl.

Oltre a quelli ambientali, sono molti i vantaggi economici e sociali che deriveranno all’intera comunità di Firenze e dell’area metropolitana fiorentina grazie alla realizzazione della tramvia: la migliore accessibilità della città a scala metropolitana, regionale e nazionale, il potenziale incremento del valore fondiario degli immobili commerciali (circa il 30-40%) e di quelli residenziali (circa il 15%) nelle aree prospicienti i tre assi principali sui quali si svilupperà il tracciato globale del sistema di tramvie, e le interconnessioni col sistema ferroviario metropolitano.

Inoltre fondamentali saranno la conseguente possibilità di pedonalizzare l’intera area del Centro Storico di Firenze, al cui interno la mobilità sarà garantita ai pedoni da bus elettrici, taxi, biciclette, la possibilità di integrare i parcheggi scambiatori ai margini della città con l’intero sistema di mobilità provinciale e regionale, riducendo in modo drastico l’ingente domanda di pendolarismo extraurbano e di penetrazione di attraversamento della città oggi esistente, la possibilità di ridurre il costo tariffario della mobilità urbana ed extraurbana per gli abitanti della città, introducendo l’uso generalizzato del biglietto unico a scala metropolitana favorendo, in particolari fasce orarie, un uso privilegiato del mezzo pubblico utilizzato nel sistema integrato da lavoratori, pensionati e studenti, la possibilità di incrementare il servizio di biciclette nel centro storico fiorentino e nel nuovo sistema di piste ciclabili urbane, in modo da favorire gli spostamenti a breve raggio per tutti coloro che utilizzeranno il sistema di mobilità integrata per accedere alla città.

Il sistema di rete tranviaria urbana avrà quindi un’importanza strategica per la riduzione dei consumi energetici urbani, dell’inquinamento atmosferico e il conseguente cambiamento degli stili di vita dei cittadini ( più sobri e più salubri), che deriveranno nel medio/lungo periodo da questa straordinaria e necessaria trasformazione dell’organizzazione urbana di Firenze, pari soltanto nella sua storia degli ultimi due secoli, a quella avvenuta dopo la realizzazione della circonvallazione dei Viali all’epoca del Poggi (peraltro anch’essa contestata da una parte dei fiorentini).

Forse non tutti sanno che…

  • il tram è più efficiente delle auto nel trasporto passeggeri, sia dal punto di vista energetico che per l’aspetto economico. Se si paragonano i consumi di una vettura tramviaria riempita di passeggeri al 70%, cioè con 190 persone a bordo, con quelli di 95 auto con due passeggeri ciascuna, il tram consuma oltre 5 volte meno in termini energetici e 12 volte in meno in termini di costi;
  • sono oltre 250 le città in Europa che dispongono di un sistema tranviario. In Italia posseggono un’infrastruttura di questo genere grandi e medie città come Milano, Napoli, Messina, Torino, Roma e sono in via di progettazione o di costruzione a Bergamo, Padova, Cagliari Verona…;
  • gli abbattimenti di alberi previsti per la realizzazione della tramvia riguardano prevalentemente piante malate o a rischio di caduta e che tutti questi non solo saranno rimpiazzati da nuovi alberi, ma i nuovi alberi piantati saranno in totale 400 in più di quelli tagliati;
  • molte delle malattie che colpiscono gli alberi di Firenze sono scatenate dalle ferite che questi ricevono sul tronco a causa delle auto che li danneggiano: le nuove alberature godranno della protezione degli speciali cordoli obag;
  • con la tramvia in funzione il traffico privato su gomma si ridurrà significativamente e anche le emissioni inquinanti dovrebbero diminuire altrettanto. La tramvia non serve solo a migliorare l’ambiente, ma anche la salute dei cittadini;
  • con il passaggio dei tram al posto dei bus, grazie ai binari forniti di protezioni altamente innovative, vibrazioni e rumore saranno molto più bassi di quelli registrati oggi;
  • in zona Duomo il tram avrà un impatto visivo minimo poiché, anziché essere alimentato da linea aerea, disporrà in quella tratta di alimentazione a batteria;
  • il tram non dovrà quasi mai fermarsi ai semafori, grazie alla tecnologia del sistema di priorità semaforica che regolerà i flussi senza peraltro penalizzare sensibilmente il parco veicolare privato.

La parola d’ordine è dunque cambiare o declinare: si deve accettare con responsabilità questa grande opera infrastrutturale per non cadere sempre più in basso negli abissi dell’inquinamento acustico e atmosferico, della mobilità insostenibile, dell’inefficienza energetica ed economica.
Il potenziamento del trasporto pubblico è uno degli assi strategici da perseguire per consentire alla cittadinanza di adottare uno stile di vita più sostenibile.

PER QUESTO CHIEDIAMO A TUTTI I CITTADINI DI DIRE NO A CHI, CON IL REFERENDUM CONTRO LA TRAMVIA, VUOLE LASCIARE IL TRASPORTO PUBBLICO DELL’AREA FIORENTINA NELL’ATTUALE STATO DI INSOSTENIBILITÀ.

15 febbraio 2008

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