Ecolabel: un marchio per l’edificio

Secondo il Comitato per l’Ecolabel e per l’Ecoaudit, il 2007 ha rappresentato un anno record nella storia dell’Ecolabel europeo in Italia con una crescita del numero di licenze pari al 111% rispetto all’anno precedente. E’ quanto afferma l’organismo in suo comunicato stampa, che nel dettaglio spiega come si sia passati dalle 86 licenze e 1.384 prodotti e servizi di fine 2006, alle 174 licenze e 2.474 prodotti e servizi a fine 2007!

In particolare sono stati premiati gli sforzi effettuati per coinvolgere il settore turistico: le strutture ricettive e i campeggi con il marchio Ecolabel sono quadruplicate salendo a 88. L’Italia aumenta il suo primato in Europa sia in termini di numero di licenze.
Per consolidare questi risultati, come evidenziato dal Presidente del Comitato, l’Ing. Gianni Silvestrini, nel corso del 2007 sono stati siglati nuovi accordi tra il Comitato per la promozione del marchio Ecolabel e importanti Associazioni e Federazioni di categoria quali Federalberghi, CTS, TCI, Agriturist.

Sempre per il settore turistico nel 2008 sono previsti altri accordi con tour operator al fine di promuovere l’utilizzo di strutture con il marchio Ecolabel (un’iniziativa in tal senso è già stata attivata con il tour operator Liotti Viaggi). Tutto ciò fa prevedere un’ulteriore forte crescita della diffusione del marchio Ecolabel.

Quest’anno, dichiara Ecolabel nel suo comunicato, sarà un anno impegnativo per APAT e il Comitato visto che la Commissione Europea ha affidato proprio all’Italia lo sviluppo dei criteri per la concessione del marchio Ecolabel europeo al gruppo di prodotti “Edifici”, nonché alcune revisioni di gruppi di prodotti tra i quali “Carta per copie e carta grafica”, “Servizio di ricettività turistica” e “Servizio di campeggio”.

In particolare va segnalata l’importanza del marchio Ecolabel per gli edifici. Si tratta di un importante progetto che prevede un approccio integrale alle problematiche ambientali legate alla costruzione, all’uso e allo smaltimento degli edifici, nell’ambito dell’intero ciclo di vita. Questa certificazione ambientale avrà carattere volontario e si affiancherà a quella energetica obbligatoria prevista dal decreto legislativo 311/2006, che consente di informare i cittadini sui consumi di un edificio.
Il gruppo di lavoro coordinato dall’APAT che include esperti di enti pubblici di ricerca quali ENEA, CNR e alcune Università italiane, sta lavorando per presentare un primo rapporto nell’ambito di un incontro europeo che si terrà nel mese di aprile.

1 febbraio 2008