Le ragioni dell’aumento

  • 24 Gennaio 2008

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Un articolo di Ugo Bardi, presidente dell'ASPO Italia, analizza le ragioni che stanno alla base del recente incremento del prezzo del petrolio

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Come è possibile che anche chi lavora nel settore petrolifero molto spesso si trovi spiazzato dall’aumento del prezzo del petrolio? A questa domanda e alla motivazioni di fondo che stanno mantenendo elevato il prezzo del barile risponde con un articolo il Prof. Ugo Bardi, presidente di Aspo Italia, l’associazione che si occupa del picco del petrolio e del gas (vedi allegato)

Secondo Bardi (l’articolo è stato pubblicato a dicembre), la spiegazione, alla fine, è quella più semplice ed è legata essenzialmente al meccanismo della domanda e dell’offerta: dalla fine del 2004 la produzione di petrolio, quella destinata all’esportazione, si è mantenuta pressoché invariata. Alcuni paesi hanno ridotto la loro domanda e altri l’hanno aumentata, come ad esempio i paesi produttori che stanno registrando Pil in aumento.

Ma è la disponibilità di petrolio sul mercato che non cresce. Perché questa situazione non sta potenziando lo sviluppo di nuovi giacimenti, così come accadeva negli anni passati ? Che sia stato o no raggiunto il cosiddetto picco del petrolio poco importa. Le diverse chiave interpretative di Bardi portano però tutte verso una direzione: gli operatori stanno percependo che il petrolio è una risorsa molto più limitata di quanto pensavano solo pochi anni fa.

14 gennaio 2008

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