Biocombustili si: ma solo sostenibili

  • 24 Gennaio 2008

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Alla richiesta di attuare una moratoria dei biocombustili da parte del Parlamento britannico il Commissario per l'Energia Piebalgs si dice contrario, ma condivide alcuni dei possibili rischi ambientali

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In risposta al rapporto dell'”Environmental Audit Committee” della “House of Commons” inglese, che chiede una moratoria sui biocombustibili, il Commissario Europeo per l’Energia Andris Piebalgs ha dichiarato che la Commissione è in totale disaccordo con le conclusioni del rapporto inglese (due volumi, in allegato), quando dice che l’effetto ambientale complessivo della politica esistente sui biocombustibili è negativo.
Al contrario, spiega il Commissario, tale politica sta producendo riduzioni significative delle emissioni di gas serra, rispetto all’alternativa del petrolio.

Detto questo, la Commissione condivide la preoccupazione espressa dal rapporto che i biocombustibili debbano essere sostenibili, e che tale sostenibilità debba essere garantita con standard e meccanismi robusti, che evitino eventuali variazioni di uso del suolo dannose.
E’ esattamente per lo stesso motivo che la nuova Direttiva sulla promozione delle Energie Rinnovabili intende promuovere solo i biocombustibili sostenibili, vale a dire quelli che assicurano una sostanziale riduzione di CO2 rispetto al petrolio.

Inoltre, aggiunge Piebalgs, la Direttiva includerà come elemento fondamentale anche uno schema di sostenibilità, per prevenire non solo gli eventuali cambiamenti dannosi di uso del suolo, ma anche gli altri danni ambientali, come per esempio la distruzione delle foreste pluviali.

21 gennaio 2008

Fonte: Ipcc Italia

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