Fotovoltaico italiano in pole position

Alcune riflessioni di Gianni Silvestrini sul mercato fotovoltaico nazionale e internazionale dopo la 22a conferenza europea che si è svolta, dopo 19 anni, di nuovo in Italia

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Gli ultimi dati sugli impianti realizzati o in via di installazione (216 MW) segnalano l’ingresso del nostro paese nella troika solare europea, affiancando la Germania e la Spagna.
Sulla scena mondiale emerge invece la Cina, che quest’anno dovrebbe diventare il leader mondiale in termini di capacità produttiva fotovoltaica e sta riversando sul mercato celle e moduli a un prezzo più basso almeno del 10% rispetto ai prodotti europei (anche se non sempre la qualità eccelle).
In termini di mercati la sorpresa è rappresentata dalla Spagna, dove lo sfruttamento di una finestra temporale di 12 mesi con gli attuali elevati riconoscimenti tariffari dell’elettricità solare, sta portando a una corsa alle realizzazioni con la possibilità che vengano installate alcune centinaia di MW (sempre che il Governo spagnolo non intervenga prima).

E a proposito di tariffe, il dibattito impazza in Germania dopo la proposta del Ministro dell’Ambiente Gabriel di portare dal 2009 la riduzione del riconoscimento economico non del 5% l’anno, come prevede l’attuale norma, ma dell’8%. Molti sostengono che questa decisione farebbe collassare il mercato e quindi premono per un ripensamento del Ministro.
Quello che è certo è che l’industria ritiene fattibile una riduzione del 5% all’anno e, per contenere i costi e far fronte alla domanda crescente, continua a innalzare la capacità produttiva degli stabilimenti. Dalla fabbrica da 100 MW/anno di Isofoton inaugurata quest’anno a Malaga si passa ai 250 MW/anno annunciati da First Solar e Conergy in Germania e ai 500 MW che Solarworld intende avviare entro il 2009 negli Stati Uniti. E c’è già chi sta pensando a taglie da 1.000 MW all’anno.
Infine, per quanto riguarda la disponibilità di silicio, le previsioni di Photon sono di una triplicazione entro il 2011 della attuale disponibilità di 50.000 t/anno, espansione che consentirebbe il proseguimento della rapidissima crescita del mercato fotovoltaico.

 

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