Certificati bianchi: risultati oltre le attese

  • 27 Agosto 2007

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I titoli di efficienza energetica hanno consentito un risparmio di circa 900.000 tep, quasi il doppio dell'obiettivo obbligatorio di 468.000 tep assegnato ai distributori per il biennio 2005-2006. Le proposte per un ulteriore sviluppo del meccanismo.

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Finora il meccanismo dei certificati bianchi ha consentito risultati superiori agli obiettivi prefissati. Lo ha valutato l’Autorità per l’Energia e il Gas che ha potuto verificare oltre 2000 interventi di risparmio energetico realizzati nel biennio 2005-2006 dai distributori di energia elettrica o gas e da società di servizi energetici presso i consumatori. Il meccanismo dei titoli di efficienza energetica (o certificati bianchi) ha consentito di risparmiare circa 900.000 tonnellate equivalenti di petrolio (tep), che rappresentano quasi il doppio rispetto all’obiettivo obbligatorio di 468.000 tep assegnato ai distributori per il biennio 2005-2006. I risparmi realizzati equivalgono ai consumi domestici annui di una città con oltre un milione e 200 mila abitanti e alla produzione elettrica annua di una centrale da circa 510 MW.
I risultati ottenuti equivalgono ad una riduzione di 2,5 milioni di tonnellate delle emissioni di anidride carbonica.

Dal punto di vista economico il meccanismo ha assicurato benefici maggiori dei costi sostenuti. A fronte di un contributo di circa 46 milioni di euro corrisposto dall’Autorità per l’Energia ai distributori per il rispetto degli obiettivi dei primi due anni, sono stati ottenuti risparmi nella bolletta energetica dei consumatori, dalle 6 alle oltre 12 volte superiori al contributo erogato per ogni unità di energia risparmiata (100 € per ogni tep). Se si considerano i prezzi medi dei certificati bianchi scambiati nel mercato gestito dal Gestore del Mercato Elettrico (GME), la convenienza risulta ancora superiore.

Le circa 900.000 di tep risparmiate, sono state ottenute attraverso misure di miglioramento dell’efficienza negli usi di energia elettrica (78%), di gas naturale (18%) e di altre forme di energia (4%). In particolare, i risparmi energetici certificati sono stati ottenuti con:

  • interventi sui consumi elettrici nel settore domestico (55% circa)
  • interventi sui consumi per riscaldamento nell’edilizia civile e terziaria (16% circa);
  • miglioramento dell’efficienza energetica nel settore industriale (6% circa)
  • miglioramento dell’efficienza dell’illuminazione pubblica (12% circa);
  • interventi su sistemi di generazione e distribuzione energetica in ambito civile tra i quali quelli relativi alla cogenerazione e alla diffusione delle reti di teleriscaldamento (11% circa).

Il 75% circa dei certificati validati dall’Autorità è stato emesso a favore di Esco.

Lo scorso 16 luglio, l’Autorità ha pubblicato un documento di consultazione (atto n. 28/07, con scadenza al 3 settembre per far pervenire le proprie osservazioni) con alcune proposte per un ulteriore sviluppo del meccanismo dei certificati bianchi, anche attraverso una revisione del contributo tariffario da erogarsi ai distributori, affinché rispettino obiettivi di risparmio energetico crescenti nei prossimi anni. Le proposte tengono conto dell’andamento del prezzo di mercato dei certificati bianchi e dei benefici economici derivanti da interventi di risparmio energetico.

27 agosto 2007

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