L’eolico è amico del clima

  • 30 Luglio 2007

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La potenza eolica installata nel mondo nel 2006 ha evitato le emissioni di anidride carbonica di 23 centrali a carbone. Un'analisi del Worldwatch Institute

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I 15.200 MW di nuove turbine eoliche installate in tutto il mondo lo scorso anno generano abbastanza energia elettrica pulita da evitare le emissioni di anidride carbonica imputabili a 23 centrali a carbone americane di medie dimensioni. Lo dice il Worldwatch Institute, citando i dati del suo “Vital Signs update”. I 43 milioni di tonnellate di CO2 così evitate, secondo il Wwi, sono equivalenti alle emissioni causate dalla produzione di 7.200 MW a carbone o da quasi 8 milioni di automobili.

La capacità globale di produzione dell’eolico è aumentata del 26% nel 2006, dice ancora il Worldwatch Institute, superando i 74.200 MW alla fine dell’anno. Gli investimenti globali nell’energia del vento nello scorso anno ammontano a circa 22 miliardi di dollari (oltre 16 miliardi di euro). In Europa e nel Nord America l’industria elettrica l’eolico è cresciuto più del nucleare e del carbone messi insieme. Il mercato globale per le installazioni eoliche è cresciuto del 74% negli ultimi due anni, causando un accumulo di ordini arretrati a gran parte delle aziende produttrici di turbine a livello mondiale.

Janet Sawin, ricercatrice del Wwi ha affermato che già ora, le 43 milioni di tonnellate di anidride carbonica evitate grazie ai nuovi impianti eolici installati l’anno scorso, equivalgono a più del 5% della crescita annuale delle emissioni climalteranti. Se il mercato eolico quadruplicherà nei prossimi nove anni, un’ipotesi altamente plausibile, ha detto la Sawin, l’energia del vento potrà ridurre la crescita globale delle emissioni del 20% al 2015″.

Oggi, segnala il Wwi, Germania, Spagna e gli Usa generano circa il 60% dell’energia eolica prodotta a livello globale. Ma l’industria sta passando velocemente dalle sue radici europee e nordamericane – avverte il Wwi – spostandosi verso l’emergente mercato energetico dell’Asia. Nel 2006, infatti, l’India è stata il terzo paese per installazione di turbine eoliche, mentre la Cina ha conquistato il quinto posto, “grazie a un incremento del 170% nel nuovo eolico rispetto all’anno precedente”. Più di 50 nazioni oggi attingono al vento per produrre l’elettricità, e 13 hanno più di 1.000 MW di capacità eolica installata.

Una crescita rapida è attesa nei prossimi anni in alcuni paesi, come Australia, Brasile, Canada, Francia e Portogallo. Secondo Il Wwi, Cina e Stati Uniti gareggeranno per la leadership nell’industria globale dell’eolico nei prossimi anni; nonostante l’industria statunitense sia partita già da 20 anni, i cinesi stanno guadagnando rapidamente terreno.

Fonte: Agenzia Dire

(vedi anche Statistiche Qualenergia)

28 luglio 2007

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