Il solare termico spagnolo

  • 1 Giugno 2007

Grazie alla legge nazionale sull'edilizia il solare termico spagnolo esploderà definitivamente da quest'anno. Quasi 5 milioni di metri quadrati previsti al 2010. Quanto incide un sistema solare sul costo di un nuovo edificio.

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La Spagna è un punto di riferimento per lo sviluppo delle fonti rinnovabili soprattutto per il nostro Paese viste le similitudini ambientali e socio-economiche.
La vera crescita del solare termico in territorio iberico è iniziata qualche anno prima che da noi, grazie soprattutto alla spinta data da diversi regolamenti edilizi comunali (il primo fu l’Ordinanza di Barcellona del 2001) che prevedevano l’obbligo dell’installazione di questi impianti su tutti i nuovi edifici e per le ristrutturazioni straordinarie.

Dal 29 settembre 2006 c’è una legge dello Stato (Codigo Tecnico de la Edification – CTE) che stabilisce per ogni edificio di nuova costruzione o da ristrutturare una copertura del fabbisogno di acqua calda (anche per riscaldamento delle piscine) che va dal 30% al 70% in base alle condizioni climatiche.

Oggi in Spagna sono installati oltre 970.000 m2 di collettori solari termici (175.000 m2 nel 2006) e si stima una nuova installazione di 325.000 m2 per l’anno in corso, un balzo in avanti dovuto soprattutto agli effetti della legge nazionale. L’attuale giro d’affari è di 140 milioni di euro, con circa 2000 occupati. Obiettivo per il 2010 è arrivare a 4.900.000 m2 totali installati (pari a 3.500 MWh termici da fonte solare), con una crescita annuale addirittura del 45%.
Il processo di sviluppo del settore in Spagna potrebbe essere molto simile a quello che, sembra, nella sua fase di avvio in Italia. Nel nostro paese, oltre alla detrazione fiscale del 55% in 3 anni, un notevole apporto sarà fornito probabilmente dal decreto legislativo 311/2006 sull’efficienza energetica in edilizia che prevede l’obbligo delle fonti rinnovabili (e quindi anche del solare termico) per il fabbisogno di acqua calda dei nuovi edifici.

Nel documento di P. Polo Amblar dell’ASTIF, l’associazione dell’industria solare termica spagnola, che alleghiamo (presentato nel corso del Seminario internazionale “Promotion of Heating and Cooling from Renewable Energy Sources in Mediterranean Countries”, Roma, 14 maggio 2007), possiamo notare quale sia, in tutte le regioni spagnole, l’impatto economico degli impianti solari termici per i nuovi edifici. In genere il costo della componente solare rispetto all’intera abitazione è compreso tra lo 0,66% e lo 0,88%, quindi una cifra che si ammortizza rapidamente.

LB

31 maggio 2007

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