Meno emissioni: più impresa

  • 10 Maggio 2007

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Con l'Uscap le grandi multinazionali statunitensi fanno lobby e scendono in campo contro i cambiamenti climatici. Chiedono all'amministrazione Bush e al Congresso un impegno serio per ridurre le emissioni

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Se anche le grandi multinazionali marcate Usa scendono in campo contro i cambiamenti climatici allora vuol dire che questa sfida potrà creare più opportunità economiche che rischi all’economia americana.
Portatori di questo approccio sono 22 grandi aziende statunitensi che aderiscono all’USCAP (U.S. Climate Action Partnership), una vera e propria lobby, nata da pochi mesi, che chiede al Congresso americano e al Presidente Bush di impegnarsi con una legislazione indirizzata a ridurre le emissioni di gas serra.

Da pochissimi giorni si sono inserite in questa nuova partnership 12 nuovi membri: American International Group (AIG), Alcan, Boston Scientific, ConocoPhillips, Deere & Company, The Dow Chemical Company, General Motors Corp., Johnson & Johnson, Marsh, PepsiCo, Shell and Siemens.

Le imprese americane riunite nell’Uscap, chiedono all’amministrazione Usa di ridurre i livelli di emissioni di gas inquinanti dal 10 al 30% entro 15 anni, e dal 60 al 80% entro il 2050, e insistono affinché vengano recepite alcune raccomandazioni che indirizzerebbero la legislazione nazionale verso una più attenta politica di controllo ambientale.
Uscap fa riferimento a forti azioni nel campo dell’efficienza energetica e ad una serie di tecnologie a basso impatto di carbonio, come il solare e l’eolico, anche se non disdegna includere, in modo discutibile, in questa lista il nucleare e lo cattura e lo stoccaggio della CO2 in previsione di un continuo ricorso al carbone nella produzione di energia elettrica. Sta di fatto che comunque molti elementi innovativi vengono da questa lobby

L’Uscap nasce con un gruppo di grandi aziende, quali Alcoa, Bp America, Caterpillar, Duke energy, DuPont, Florida power & light, General electric, Lehman brothers, Pacific gas & electric, Pnm resources, oltre alle associazioni ambientaliste no profit come Environmental Defense, the Pew Center on Global Climate Change, Natural Resources Defense Council, World Resources Institute, Nature Conservancy e National Wildlife Federation.

Per avere un quadro delle iniziative di Uscap vi proponiamo di consultare il sito intenet (www.us-cap.org) e di leggere il rapporto “A Call for Action” allegato dove sono proposte le loro idee e soluzioni frutto di un anno di collaborazione.

Intanto, sempre da oltre oceano, arriva la notizia che, dopo Google, anche la catena di negozi californiana Khol’s “solarizzerà” più del 75% dei negozi presenti in California fin da questo mese. Si doteranno di impianti fotovoltaici da subito 24 negozi, mentre per altri quaranta si è in attesa dei permessi. L’azienda che si occuperà della realizzazione degli impianti è la SunEdision.

LB

11 maggio 2007

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