I fossili: gas

  • 31 Ottobre 2006

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La posizione di QualEnergia.it sul gas

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Il gas naturale rappresenta la fonte fossile meno inquinante in tutto il ciclo di produzione. Lo sviluppo dei nuovi cicli combinati ha raggiunto efficienze di conversione molto elevate – vicine al 60% – al punto da capovolgere il tradizionale atteggiamento che vedeva come un uso incongruo quello del gas in grandi impianti di produzione elettrica. Anche nell’uso per autotrazione il gas risulta più pulito e lo sviluppo di motori nativi a metano può migliorare ulteriormente la situazione.
Nel sistema elettrico italiano il gas naturale ha progressivamente preso il posto dell’olio combustibile per varie ragioni: i costi di investimento contenuti, i tempi più rapidi di costruzione, la maggiore accettabilità rispetto al carbone. L’entrata in funzione dei nuovi cicli combinati ha trasformato l’Italia in esportatore di elettricità di punta – quella col maggior valore economico – all’estero proprio per la flessibilità di questa tecnologia ed è stata concausa rilevante nella crisi del gas dell’inverno 2005-6.
La preoccupazione sui prezzi del combustibile e la dipendenza politica dai produttori da cui arrivano i gasdotti richiederebbe una politica sul gas naturale di lungo termine che diversifichi le fonti di approvvigionamento anche grazie al ciclo di liquefazione e rigassificazione e migliori il grado di concorrenza interna oggi pressoché inesistente.
Il gas naturale si presenta come una fonte di transizione ma anch’essa non è illimitata. Un uso razionale ed efficiente del metano va fatto necessariamente anche negli usi finali migliorando la coibentazione degli edifici, integrando i sistemi di riscaldamento con il solare, con la diffusione di caldaie a più alta efficienza. Una seria politica di gestione della domanda di gas aiuterebbe a tenere sotto controllo la dinamica dei prezzi.

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