I combustibili fossili – petrolio, carbone e gas – rappresentano la base principale del sistema energetico: a livello globale infatti coprono circa l’80% dei consumi di energia primaria: il petrolio con il 34,4%, il carbone con il 24,4% e il gas con il 21,2%.
Il rapporto tra riserve e consumi – che in qualche modo definisce l’orizzonte di esauribilità – viene espresso in anni: il tempo che ci vuole a consumare le riserve accertate ai livelli attuali di consumo. Per il petrolio questo orizzonte viene valutato poco superiore ai 40 anni, per il gas a circa 60 anni e per il carbone vicino ai 2 secoli.
Per quanto tali stime siano approssimative e legate allo stato attuale delle conoscenze, si tratta di stime ottimistiche: se in realtà i consumi di energia primaria sono in aumento a ritmi diversi per ciascuna fonte, le scoperte di nuovi giacimenti sono sempre più rare specie per la fonte petrolifera.
Oltre a rappresentare un problema per l’alterazione del clima globale, le fonti fossili sono di per sé fonti esauribili e dunque destinate a essere sempre più oggetto di conflitti politici e militari. La progressiva sostituzione delle fonti fossili è dunque l’imperativo del 21mo secolo.
