Climatizzazione e risparmio energetico

  • 24 Agosto 2006

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Esistono due principali modelli di confort termico: Fanger e Adaptive.

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Alla luce delle necessità di utilizzare l’energia in maniera più razionale negli ultimi anni sono state avviate specifiche ricerche volte ai consumi per la climatizzazione nei mesi estivi.
In particolare si ritiene che il modello “americano” con l’aria condizionata sparata a temperature bassissime sia da superare accettando intervalli più ampi di temperature negli ambienti.
Per comprendere scientificamente quali sono gli intervalli di confortevolezza sono stati sviluppati specifici modelli.
I modelli sul confort termico sono importanti per risparmiare energia perché descrivono quantitativamente (sulla base di un ampio ventaglio di interviste) come le persone percepiscono il confort termico all’interno degli edifici.
Scegliendo un range di condizioni troppo stretto si può determinare un “consumo di energia non necessario”, usando le parole della Direttiva europea sulla performance degli edifici (Performance Directive).
Esistono due principali modelli del confort: Fanger and Adaptive.
“Se le condizioni interne di un edificio sono in grado di essere mantenute nei limiti dell’Adaptive Comfort interamente con mezzi naturali, si può potenzialmente risparmiare il 100% dell’energia di raffreddamento che sarebbe altrimenti usata da un condizionatore per mantenere le condizioni all’interno dei più ristretti Standard 55 ASHRAE (basati sul modello attualmente utilizzato proposto da Fanger).
Se si vuole applicare il concetto dell’ “Adaptive Comfort” a un edificio, il condizionatore può essere usato in maniera più limitata per compensare le temperature estreme che eccedono i limiti accettati dall’Adaptive Comfort Standard. L’energia risparmiata sarà proporzionale alla differenza tra i set-point definiti dai limiti superiori dell’Adaptive Comfort Standard e quelli tipici usati in un edificio condizionato.

In sostanza l’Adaptive Comfort Standard rappresenta un tentativo di garantire condizioni di confortevolezza termica negli ambienti in maniera più flessibile, consentendo forti risparmi di energia dei climatizzatori.

Di seguito descriveremo i due modelli e le loro caratteristiche. Testo in inglese.

Lorenzo Pagliano, Dipartimento di Energetica, Politecnico di Milano.

 

23 agosto 2006

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